Morto Walter Nones, il marito di Moira Orfei: ma ancora parleremo di circo e di sfruttamento

È morto Walter Nones, marito di Moira Orfei “la signora del circo” italiano scomparsa il 15 novembre scorso. 

walter-nonesWalter Nones, è stato compagno di vita e anche di attività circense di Moira Orfei. Famoso domatore di tigri da cui Moira Orfei ha avuto due figli e di cui è sempre stata gelosissima. «Me ne ha fatte di corna, non l’ho mai beccato, altrimenti una coltellata gliela davo» diceva di lui la prima donna del circo. Il noto domatore è stato trovato dal nipote nella mattinata di ieri ormai privo di vita nel suo letto, della sua casa a San Donà di Piave.

Dopo oltre 50 anni di matrimonio Walter Nones quasi un anno fa ha perso la moglie Moira. Nel commentare la sua attività di domatore al Corriere della Sera Moira Orfei diceva: «E’ incosciente, il suo corpo è una carta geografica di cicatrici».  Ma nella non normalità Moira e il marito difendevano la presenza degli animali sotto il tendone:

«Se qualche animalista vuole lo assumo come stalliere, vedrà come li trattiamo bene. Una tigre mangia15 chili di carne al giorno, un elefante un quintale di fieno, 40 chili di crusca e avena, 20 di mele e 10 di zucchero. E poi dormono, lavorano poco, sono ammaestrati un’ora e mezzo al giorno. Perché questi signori non si preoccupano dei bambini che in Africa muoiono di fame?»

Già…perché preoccuparsi degli animali del circo che mangiano e poi dormono…anche se sono costretti a lavorare pur non essendo umani? Perché siamo ancora qui a pensare agli animali addestrati con metodi coercitivi a fare pagliacciate o contorsioni con il corpo che in natura non farebbero mai? E ancora perché preoccuparsi degli animali costretti a percorrere ore e ore di viaggio dentro ai camion con temperature torride d’estate e fredde d’inverno per poi giungere in un luogo dove continueranno a non essere liberi e dovranno esibirsi anziché riposare?

Scomparsi due degli Orfei, siamo ancora a parlarne e augurando lunga vita a tutti, speriamo che il circo con gli animali termini quanto prima, così che un un giorno potremmo solo parlare dei bambini dell’Africa, che anche con poco pane, sanno rispettare gli elefanti e ci chiederemo come mai chi viveva in carovane di lusso si sentiva in diritto di giudicare chi o quanto pensa e penserà ai bimbi dell’Africa dopo che dall’Africa ha spropriato la sua più grande ricchezza: la fauna selvatica nata libera e costretta per il lieto vivere dei circensi ad una perenne schiavitù.

 

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