Moria di migliaia di pinguini in Antartide: solo due pulcini sopravvissuti su 18.000

Il cambiamento climatico e la pesca senza criterio, sono la causa della morte di un'intera colonia di pinguini in Antardide.

18.000 pinguini morti. Questo è il triste bilancio di una moria che ha risparmiato solo due pulcini ma che non ha lasciato scampo per un’intera colonia che popolava Adeliè, sull’isola di Petrels, in Antartide.

Gli scienziati del luogo hanno studiato l’insolito fenomeno. Le piattaforme di ghiaccio si sono estese in un’area troppo ampia dove i pinguini solitamente cacciavano i krill, i piccoli gamberetti che costituiscono il pasto anche dei piccoli. I pinguini hanno dovuto spostarsi per altri ulteriori 100 chilometri. Una scelta obbligata che ha non ha lasciato scampo ai piccoli rimasti in attesa di cibo per troppo tempo. Indeboliti dal freddo, e dalle piogge incessanti, i pulcini sono quasi tutti morti. Sono solo due i sopravvissuti e quella che pare una strage che è un segno del nuovo allarme dovuto al cambiamento climatico.

L’estensione del ghiaccio nell’area marina, ha provocato l’aumento delle piogge mentre si sono ridotte le piattaforme di ghiaccio nelle zone dove solitamente facevano da base naturale ai pinguini. Un’inversione che non ha lasciato scampo agli animali che al ritorno dal loro viaggio estenuante alla ricerca di cibo, hanno ritrovato tutti i loro piccoli morti di stenti e di fame.

Secondo gli studiosi, si tratta di un’emergenza che ora  necessita un tipo pesca organizzata per i pescatori. E’ indispensabile creare un’area di divieto di pesca nell’Antartico orientale. Nell’area protetta, i pinguini imperatori potrebbero in questo modo, trovare cibo a sufficienza. Questa è la soluzione che verrà proposta dai ricercatori francesi il  giorno 16 ottobre alla Commissione per la conservazione delle risorse marine antartiche (CCAMLR) a Hobart  in occasione del meeting internazionale.

L’aumento di eventi climatici estremi, secondo gli scienziati, potrebbe segnare in negativo il futuro dei pinguini colpiti dagli errori dell’uomo che ha fatto della terra un pianeta malato e ormai difficile da curare.

 

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