Militare della base russa in Artico inganna un’orsa polare con un boccone di esplosivo

Un cuoco militare della base russa in servizio presso una postazione nell’Artico è stato accusato di alimentare un orso polare con dell’esplosivo provocando nell’animale una fortissima agonia.
L’orso femmina è stata alimentata da un cuoco, regolarmente apparso sul sito Wrangel Island, dove Vladimir Putin stabilisce la presenza militare.

L’orsa aveva un cucciolo, che ha spesso portato con sé per alimentarlo, anche se non in questa occasione e il giovane orsetto ora si è ritrovato improvvisamente orfano.
Non è chiaro cosa sia successo alla madre, ma gli esperti hanno detto che le possibilità di sopravvivenza per l’orsa sono davvero minime.
L’animale è stato precedentemente alimentato dalle persone, ma questa volta ha mangiato un esplosivo che le sarebbe stato dato dal cuoco locale.

L’orsa ha cominciato a girare intorno e a strofinare il muso contro la neve per fermare l’emorragia.
Il cuoco aveva alimentato l’orsa in precedenza, ma questa volta ha messo un esplosivo dentro al cibo.
L’orsa ha pensato che fosse qualcosa di gustoso e lo ha mangiato.
In un servizio la televisione NTV ha dichiarato: “I testimoni dicono che questo orso polare veniva spesso alla base alla ricerca di cibo. L’orsa dopo aver esaminato i bidoni della spazzatura e, a volte la gente la nutriva.
Si era abituata alla gente e aveva imparato a fidarsi, tanto che spesso portava il suo piccolo cucciolo con lei.”

L’autore del video ha detto che un giorno il cuoco ha nascosto un esplosivo dentro qualcosa di gustoso e ha alimentato l’orsa solo per il divertimento nel vederla soffrire. L’animale ferito si è dimenata per il dolore per circa mezz’ora. Gli zoologi fanno appello alla polizia per chiedere di punire l’uomo crudele.
L’orso polare è considerato una specie rara e rientra nel libri rosso delle specie rare.

Il Ministro russo per la Protezione della Natura Sergei Donskoi, ha lanciato un appello al Procuratore generale della Russia affinchè il cuoco venga punito e su change.org è già partita una petizione.

Attenzione al video. Contiene immagini forti:

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