Militanti ALF hanno liberato 9000 uccelli selvatici dalla fattoria di Suffolk

E' la seconda grande liberazione di volatili dagli allevamenti ad uso caccia. La prima risale ad un mese fa.

L’Animal Liberation Front (ALF), ha liberato migliaia di uccelli durante un’incursione in una fattoria di Mildenhall, nel Regno Unito. I militanti di liberazione animale hanno smantellato l’azienda agricola di un allevamento che usa gli uccelli come bersagli da tiro per chi li vuole colpire.

L’episodio è avvenuto venerdì 19 aprile. Un portavoce dell’ALF ha detto sui social media: “E’ stata messa in atto un’azione precisa e mirata in modo che gli uccelli si dirigessero verso la foresta e lontano dalla strada. Abbiamo sparso sul terreno del grano attirarli in quella direzione.”

“Abbiamo esaminato i 45 recinti di riproduzione per fagiani, quindi abbiamo aperto e rimosso le reti da ciascuna di queste voliere, radunato i fagiani nel corridoio, spingendoli più avanti, fuori dalla fattoria, direttamente in una zona boscosa. Ogni voliera conteneva circa 200 uccelli, per un totale di circa 9.000 “.

La Countryside Alliance, l’organizzazione britannica che promuove e sostiene  le imprese agricole e le piccole imprese che praticano sport di campagna, ha detto che il raid è stato  “inaccettabile”, definendolo un atto di “vandalismo senza senso”. Tim Bonner, amministratore delegato, ha dichiarato al Times : “Gli allevatori di selvaggina non dovrebbero vivere nella paura, quindi consigliamo agli agricoltori di aumentare la loro sicurezza”. 

In realtà non si tratta di agricoltori. Gli uccelli selvatici sono un business degli allevatori che usano gli animali come bersagli viventi per i fucili dei cacciatori. Un guadagno facile per prede altrettanto facili da impallinare. 

A marzo è stato pubblicato un video che mostra il momento in cui circa 5.000 fagiani sono vengono liberati e riescono a fuggire da una fattoria nel Wiltshire.




I membri del Fronte di Liberazione Animale, hanno rivendicato la responsabilità di entrambi gli incidenti. “Continueremo a smantellare l’industria del tiro a segno agli animali negli allevamenti fino alla fine” – ha concluso il portavoce anonimo dell’ALF. 

 

LASCIA UN COMMENTO