Mike, la tigre usata come mascotte della squadra dell’università della Louisiana sta morendo

La pagina Facebook di Mike, è inondata di messaggi: “Ti amiamo tanto” e “Tifiamo per te”. Nata e cresciuta come mascotte vivente, la tigre ormai 11enne, ha passato la sua vita per essere tirata fuori da una gabbia per finire in un’altra gabbia al centro dello stadio di fronte a fan scatenati della Louisiana State University.

Nel male che l’ha colpita, di buono c’è che finalmente Mike potrà ritirarsi dalla vita di soprammobile a cui è stata costretta per nove anni. La brutta notizia invece, è che le è stato diagnosticato un tumore non operabile e raro. Nonostante le cure mediche a Mike resta poco tempo per vivere.

Nata e cresciuta come mascotte vivente, la tigre ormai 11enne, ha passato la sua vita per essere tirata fuori da una gabbia per finire in un’altra gabbia al centro dello stadio di fronte a fan scatenati della Louisiana State University. Nel male che l’ha colpita, di buono c’è che finalmente Mike potrà ritirarsi dalla vita di soprammobile a cui è stata costretta per nove anni. La brutta notizia invece è che le è stato diagnosticato un tumore non operabile e raro. Nonostante le cure mediche a Mike resta poco tempo per vivere.

mike barella

Mike arrivò alla scuola per fare la mascotte nel 2007. Aveva appena 2 anni. “La sua è stata un’esistenza crudele,” ha detto Susan Bass del santuario Big Cat Rescue a Tampa, in Florida.

“Non c’è rumore più forte sulla Terra che ascoltare una moltitudine di persone che fa il tifo ad una partita di calcio. E’ molto stressante per i felini. Sia che si tratti di un gatto domestico o di una tigre.”

mike a due anni

Mike è stata allevata tutta la vita dentro alla gabbia e non è l’unico animale vivo obbligato a fare la mascotte della squadra. C’è anche Cam Ram l’ariete della Colorado State University e poi c’è un cinghiale russo di nome Tusk, la mascotte ufficiale della Arkansas Razorbacks.

Tutti hanno un vissuto comune: sono stati strappati dalle loro madri da cuccioli per essere trasferiti in strutture di allevamento, in gabbie con le ruote luminose, obbligati ad entrare negli stadi rumorosi fino a che non diventano vecchi e quindi pronti per essere scaricati.

Molti vengono restituiti nelle strutture di allevamento in cui sono nati ma alcuni non ce la fanno ad affrontare un lungo viaggio. Deperiti e debilitati, muoiono prima di arrivare a destinazione.

tigre in gabbia

La Massillon Washington High School, ha detenuto gli animali in gabbia da 45 anni una tradizione mantenuta in auge fin troppo tempo.

Queste istituzioni insegnano il peggior tipo di lezione.

“Si invia davvero un messaggio sbagliato ai giovani studenti e cioè che va bene per gli esseri umani utilizzare gli animali come intrattenimento, come vogliono, quando vogliono, nel modo che vogliono”, dice la  Bass. Ed è improbabile che quel momento duri poco.

“Il fatto che qualcuno prenda questi cuccioli dalle mani degli allevatori  induce gli stessi a far si che si riproducano sempre più cuccioli”, ha concluso loperatrice del santuario.

Probabilmente dopo Mike VI arriverà una Mike VII e le partite di football continuano. Questo è ciò che era costretta a sopportare la povera tigre:

mike in campo

 

 

 

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