Migliaia di uccelli in migrazione trovati morti sulle spiagge di Sydney: non trovano più cibo

Gli uccelli stavano migrando verso l'Australia meridionale per riprodursi dopo aver trascorso l'estate in Alaska.

Migliaia di uccelli morti della specie berta codacorta, sono stati avvistati su diverse coste tra cui Bondi, Manly e Cronulla. Secondo gli esperti, un numero elevato di esemplari, sta morendo in volo a causa della mancanza di cibo.

Gli uccelli devono essere in piena forza per compiere un viaggio di 14.000 km sul Pacifico, ma i gamberi e altri pesci di cui si nutrono, sono diminuiti a causa dell’innalzamento della temperatura del mare. 

Secondo Peter Barrand, presidente di BirdLife Warrnambool “Ogni anno circa 30.000 uccelli arrivano all’isola di Griffiths, Victoria, ma questa volta abbiamo registrato solo la metà degli arrivi.”  Spiegando il motivo, ha dichiarato a Yahoo News“Le temperature dell’acqua stanno aumentando e i pesci di cui si nutrono non arrivano dove l’acqua è più calda. C’è sicuramente qualcosa che sta andando drasticamente storto”.

BirdLife Australia in una dichiarazione sul suo sito wb afferma: “Per il quinto anno consecutivo, le temperature della superficie del mare al largo dell’Alaska sono state insolitamente calde, il che ha portato a una terribile carenza di prede marine.” 

Non si è trattato di un singolo evento, ma è stato l’inizio di una serie di morti catastrofiche. A partire da fine giugno, questi decessi sono proseguiti lungo diversi territori della costa dell’Alaska, per spostarsi progressivamente più a sud, anche ad agosto. 

Barrand è convinto che il riscaldamento globale decima la popolazione delle berte codacorta ma  le possibilità di sopravvivenza degli uccelli sono state gravemente colpite anche dall’inquinamento della plastica con le madri che alimentano i loro pulcini con la plastica scambiata per cibo.

 

LASCIA UN COMMENTO