L’orso M49 è stato catturato ma è già fuggito oltrepassando la rete elettrica: rischia l’abbattimento

Per l'orso M49 è scattato il far-west ma sono a rischio tutti gli orsi del territorio. Potrebbe essere una strage.

Quatti, quatti, lo hanno catturato con il metodo della trappola a tubo. L’orso nella serata di ieri, dopo la cattura è stato portato al rifugio Casteller, dove è stato liberato senza più il radio collare addosso. Una leggerezza che probabilmente mette in serio pericolo la vita dell’orso. 

Vediamo perchè…

L’area a lui adibita (come avevano previsto le associazioni di protezione degli animali che da sempre si battono per la tutela degli orsi),  per il plantigrado risultava troppo ridotta e non conforme ai suoi bisogni etologici. E così M49 ha tentato la via di fuga. Ha oltrepassato 15 fili di recinzione elettrica più la barriera metallica alta circa 4 metri ed è fuggito.

La notizia potrebbe renderci quasi felici se non fosse che ora gli daranno la caccia per ucciderlo.

Senza il radiocollare potrebbero uccidere l’orso sbagliato

Il rischio è ora che vengano colpiti a random più 60 orsi sparsi sul territorio. 

La LAV chiede la sospensione immediata della cattura –“La fuga di M49 dalla struttura del Casteller non deve diventare giustificazione per una azione cruenta ai danni dell’animale. L’incapacità di gestire l’orso è semmai una responsabilità della Provincia di Trento, sin qui fallimentare nel garantirne la convivenza con le popolazioni, nonché la detenzione nella struttura dove pure l’animale era stato portato, con tanto di rimozione del radiocollare unico sistema di localizzazione e identificazione certa dell’animale. Questa incapacità è diventata come da copione una sentenza di condanna a morte.”

“Da quanto si apprende dagli organi di informazione, M49 non sarebbe al momento provvisto di radiocollare”– continua LAV – “questo è un dato essenziale, poiché pregiudica la certezza anche dell’identificazione. In altre parole, le tre squadre di forestali e le squadre cinofile della Provincia impegnate nella ricerca dell’orso – secondo quanto riportato dai media – correrebbero il rischio di imbattersi in altri plantigradi e, dunque, di procedere ad abbatterli. Si tratterebbe, a questo punto, non di una caccia a M49 – di già scellerata – ma di una “caccia all’orso”, col mero scopo di non smentire la linea dura del presidente della Provincia Fugatti».

«Il fatto che M49 sia riuscito a fuggire (come è logico abbia provato a fare, vista la sua vita in natura e l’improvvisa cattura) non aumenta il suo profilo di “pericolosità” in alcun modo. Dunque, passare da un’ipotesi di cattura a una sentenza di morte  è del tutto sconsiderato e ingiusto. LAV chiede al Prefetto Sandro Lombardi di sospendere qualsiasi atto o ordine di esecuzione sia stato nel frattempo emesso; e chiedono al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa di assumere direttamente il comando delle operazioni, impiegando i Carabinieri forestali, ma anche alla Procura della Repubblica di Trento di sequestrare l’animale per poterlo mettere in salvo ed impedirne l’uccisione. L’autonomia di una Provincia non può tradursi in un danno arbitrario e gravissimo a un animale tanto più di una specie protetta, in spregio agli orientamenti del Ministero stesso».

“Ricordiamo infine” conclude l’associazione-  “che in caso di uccisioni “non necessitate” di animali protetti sono ipotizzabili il reato di uccisione di animale (544 bis c.p.), ma anche il furto venatorio (624 e 625 c.p.) nonché, in quanto animale protetto, l’articolo 727 bis c.p. (quest’ultimo reato oblazionato dal veterinario che nel 2014 somministrò l’anestetico che fu fatale all’orsa Daniza)”.

Aggiornamento ore 16.00 con ammonimento del ministro Costa

Maurizio Fugatti ha dichiarato che “i forestali hanno l’autorizzazione ad abbatterlo”, Per Sergio Costa “le inefficienze mostrate nella cattura, che non mi vedono e mai mi hanno visto concorde, reclamano professionalità e attenzione massima. Cosa che invece fin qui non è stata mostrata. E adesso si parla di abbattimento? Assurdo e paradossale“. Sergio Costa, ministro dell’Ambiente, lo scrive su Facebook. “Intanto- dice Costa- ho chiesto a Ispra di mandare subito una squadra di esperti che, congiuntamente ai tecnici della provincia autonoma di Trento, faccia chiarezza sulla fuga di M49 e poi si intervenga con la cautela del caso, senza minare la vita dell’animale”.

Una diffida, affinché non si dia nessun ordine di abbattimento dell’orso M49 è stata inviata dalla Direzione generale competente del Ministero dell’Ambiente agli uffici della Provincia di Trento. “Nessuna istruttoria fin qui elaborata dagli uffici, in collaborazione con Ispra, ha mai valutato il tema dell’uccisione dell’esemplare- sottolinea il ministro Sergio Costa- Il fatto che sia scappato dall’area attrezzata per ospitarlo non può giustificare un intervento che ne provochi la morte. Il presidente Fugatti moduli legittimamente il suo intervento”.

Cattura o congiura?

Gli animalisti sui social gridano alla congiura e si chiedono- “come avrà fatto l’orso a superare una rete di 7.000 volt senza ferirsi gravemente? Come hanno fatto a togliere il radio collare senza anestetizzare l’orso? Forse è già morto e nascosto da qualche parte? Tra un giorno o due spunterà il morto?” Questa volta speriamo che gli attivisti abbiano torto, ma facendo due conti…sulla versione che arriva da Trento qualcosa non torna!

Invitiamo tutti a scrivere al Ministro dell’ambiente Sergio Costa per fermare una probabile strage di orsi:

ministro.costa@governo.it

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