L’arresto del capitano e fondatore di fondatore di Sea Shepherd Paul Watsan da parte della polizia danese non ha ragione alcuna. Paul Watson un uomo che ha fatto più di chiunque altro sulla Terra per difendere le balene eppure è stato ammanettato. Rischia di essere estradato in Giappone dove potrebbe affrontare una pena detentiva fino a 15 anni.
Nessuno dovrebbe affrontare una punizione così dura per aver salvato delle vite. Le accuse inoltre sono ingiuste. I giapponesi affermano che nel 2010 la nave di Watsan mise in pericolo le loro barche quando fu proprio il contrario. La nave da caccia giapponese, la Shonan Maru II, investì e affondò una delle barche di Sea Shepherd. Il Giappone da anni permette la caccia alle balene con la scusa della ricerca, sostenendo che le balene vengono usate per studiare la struttura e le dinamiche del sistema ecologico nell’Oceano Antartico. In realtà se le mangiano anche se gran parte dei giapponesi rifiuta il consumo di carne di balena. Non solo per un fatto etico ma anche perchè al suo interno sono state trovate alte dosi di mercurio.
Paul Watsan ha sempre ritenuto che – “Il massacro illegale continua perché le nazioni firmatarie dell’IWC si rifiutano di agire: gli Stati Uniti, l’Australia, la Nuova Zelanda e le nazioni europee semplicemente chiudono un occhio sulle continue attività criminali del Giappone nelle acque antartiche. Hanno il potere di fermarsi Invece, scelgono di ignorarlo“.
Il Capitano Paul Watson Foundation incoraggia le persone a contattare il Ministero della Giustizia di Copenaghen. Ecco una lettera tipo che puoi inviare anche tu, magari facendo delle modifiche (sempre in modo educato) in modo tale che la mail non venga riconosciuta come spam. Si consiglia di inviare la versione in inglese, all’indirizzo [email protected]
At Ministry of Justice in CopenhagenKindly,
“I am writing to express my disappointment at the arrest of Captain Paul Watson by Danish police in Greenland when the Captain Paul Watson Foundation ship, the John Paul DeJoria docked for refueling.The police said they were acting on a red notice issued by Japan for Captain Watson’s arrest because he dared to stand up against the Japanese whaling vessels killing whales in international waters, in violation of the International Whaling Commission restrictions.Europe has banned whaling, and Denmark is part of the EU. I would not have thought arresting a man who has done nothing but spend his life defending marine life and our oceans was in the Danish public interest. Why act as an enforcer for the Japanese whaling industry when no other country has felt compelled to do so since the red notice was issued?
Please take a stand against this unjust act and prevent Captain Watson from being extradited to Japan. The world is watching closely, and any harm that comes to this dedicated defender of our oceans will be noted, affecting Denmark’s reputation.With hope and expectation that you will do what is right.”
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Al Ministero della Giustizia di Copenaghen,
“Gentili, scrivo per esprimere il mio disappunto per l’arresto del capitano Paul Watson da parte della polizia danese in Groenlandia proprio quando la nave della Fondazione Capitano Paul Watson, la John Paul DeJoria ha attraccato per il rifornimento.
La polizia ha motivato l’arresto dicendo che stavano agendo su un avviso di codice rosso emesso dal Giappone per l’arresto del capitano Watson perché ha osato opporsi alle navi baleniere giapponesi durante l’uccisione di balene in acque internazionali, violando le restrizioni della Commissione internazionale per le baleniere. L’Europa ha vietato la caccia alle balene e la Danimarca fa parte dell’UE. Non avrei mai pensato che arrestare un uomo che non ha fatto altro che trascorrere la vita a difendere la vita marina e i nostri oceani fosse nell’interesse pubblico danese. Perché agite come garanti dell’industria baleniera giapponese quando nessun altro paese si è sentito costretto a farlo?Per favore mettete fine ad un provvedimento ingiusto per evitate che il capitano Watson venga estradato in Giappone. Il mondo sta guardando, e ogni danno che accada a questo devoto difensore dei nostri oceani verrà valutato, influenzando così la reputazione della Danimarca.Con la speranza e l’aspettativa che possiate fare ciò che è giusto.”
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