L’amstaff di Pordenone non è caduta dal balcone: è stata lanciata

Sul caso del cane caduto dal quarto piano a Pordenone sembra farsi strada l'ipotesi del lancio.

Pordenone – Spuntano testimoni chiave sul caso dell’esemplare di amstaff femmina che domenica scorsa è stata vista volare dal quarto piano di un condominio in Largo Cervignano a Pordenone. Un uomo avrebbe visto con i propri occhi il lancio del cane ad una distanza considerevole  pensando che a finire di sotto fosse stato un maxi peluche si è avvicinato ed ha potuto riscontrorare che si trattava di una cagnolina vera e propria che per il forte impatto con il suolo, si è ritrovata con le ossa sfracellate. Inutile per la cagnolina il tentativo di rialzarsi in piedi: è morta tra le braccia del suo soccorritore. 

Il parere di una residente

“Ghira era stata affidata dalla proprietaria per un periodo e su ricompensa ad S.C. queste le iniziali della persona indiziata che abiterebbe al quarto piano. La donna, prima di partire per il Brasile, ha affidato la sua amstaff ad un uomo di carattere instabile, seguito dal CIM, Centro di Igiene Mentale e aiutato dagli enti comunali che gli hanno assegnato l’abitazione popolare. Si tratterebbe di un ex tossico dipendente; umorale, dicono i vicini e incline a frequenti attacchi di rabbia. I condomini sono abituati ai suoi frequenti attacchi di ira ma l’ultimo potrebbe essere stato rivolto verso la povera cagnolina che a soli 11 mesi ha perso  la vita, probabilmente a causa di un gesto folle e sconsiderato.”

La vita di Ghira

Ghira scappava spesso di casa. L’uomo che la teneva in pensione, le lasciava abitualmente la porta aperta, così che andasse da sola a fare i suoi bisogni nel giardino ma quando Ghira si allontanava per troppo tempo, appena tornava erano botte. Questo è quello che vociferano i residenti. L’amstaff, era triste e sconsolata, non faceva altro che piangere. Il venerdì prima della tragedia aveva fatto la pipì in un tappetino fuori porta di uno dei condomini. Il fatto non è stato accolto di buon grado e le lamentele non sono tardate ad arrivare. 

Fatto sta, che vuoi per l’esasperazione o per malessere mentale, il 40enne S.C. potrebbe aver reagito nel peggiore dei modi ed aver scaraventato il cane dal balcone di casa. Ora il giallo appare più chiaro ma non vi sono ancora certezze. Tutto tace, compresa Ghira, che ormai non potrà più piangere lacrime di sconforto. Senza dubbio sarebbero state utili delle segnalazioni per il maltrattamento più che per la pipì ma molti condomini, hanno fatto come si suol dire orecchie da mercante. “Come spesso accade, tutti sapevano e nessuno parlava” – ci dice la testimone.

Nei condomini l’indifferenza regna sovrana. Per la paura ci si trincera dietro la porta di casa, magari blindata e chiusa con molte mandate e tutto quel che succede fuori non ci riguarda salvo che un giorno ad avere bisogno di attenzioni non sia proprio chi ha dato il giro di chiave.

Ieri, l’indagato è stato sottoposto ad un ulteriore colloquio con le forze dell’ordine. Si attendono sviluppi sul caso.

 

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