La nave carica di sostanze chimiche che ha preso fuoco in Sri Lanka ha provocato un disastro ambientale

Secondo gli esperti si tratterebbe del peggior disastro ambientale della storia.

Le autorità dello Sri Lanka hanno aperto un’indagine penale a carico dell’equipaggio di una nave mercantile carica di sostanze chimiche tossiche che da 12 giorni brucia al largo delle coste della nazione insulare, rovesciando detriti nell’oceano e inquinando le spiagge del Paese.

Diverse tonnellate di pellet di plastica che trasportate nella nave sono finite a riva e l’Autorità per la protezione marina dello Sri Lanka ha descritto il grave incidente come “il peggior inquinamento delle spiagge della nostra storia”. Tantissimi operatori e volontari del posto, stanno setacciando le spiagge del Paese alla ricerca del pellet utilizzato nella produzione di sacchetti di plastica. 

Un portavoce della Marina dello Sri Lanka ha detto che l’incendio, scoppiato a bordo della nave, MV X-Press Pearl, il 20 maggio, è stato domato, eppure martedì un denso fumo nero saliva ancora dai container ardenti sul ponte della nave.

Il portavoce, il capitano Indika de Silva, ha affermato che la nave trasportava 1.486 container, molti dei quali contenevano merci cosiddette pericolose, tra cui acido nitrico, soda caustica, metossido di sodio e metano.

“Questo è uno dei peggiori disastri marini avvenuti in Sri Lanka”, – ha affermato la dottoressa Asha de Vos, una biologa marina. “La nostra unica consolazione è che non c’è stata fuoriuscita di petrolio. Se ciò accadrà, sarà una ulteriore tragedia”.

La polizia ha interrogato l’equipaggio della nave e ha inviato campioni di acqua contaminata ai laboratori per i test. Dei 25 membri dell’equipaggio che sono stati salvati e portati in strutture di quarantena, due hanno richiesto cure per le lesioni subite durante l’evacuazione e uno è risultato positivo al Covid-19.

Il Dottor De Vos, biologo marino, ha affermato che la quantità di plastica trovata sulle coste meridionali dell’isola è preoccupante. Nonostante i 200 sacchi di plastica raccolti, sulle spiagge continua ad arrivare altra plastica.

“L’inquinamento da plastica – ha detto l’esperto – è un pericolo per l’uomo e per gli animali, comprese le specie in via di estinzione come le tartarughe che schiudono le uova sulla spiaggia.”

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