Immaginate di essere privati di ogni comodità, incatenati ad un muro, impossibilitati a muoversi se non di qualche centimetro, e obbligati per tutto il giorno a compiere dei movimenti senza senso. Questo è ciò che accade nella vita ai poveri orsetti del circo cinese.
PETA Asia, ha avviato una investigazione sotto copertura ed ha visitato 10 degli oltre 300 circhi e strutture di addestramento forzato degli animali a Suzhou, in Cina, e ciò che il testimone oculare ha scoperto è orribile.
I cuccioli di orso vengono incatenati e collegati ad un gancio della parete con una corda corta in modo da essere costretti a rimanere in posizione verticale, a volte per ore, al fine di insegnare loro a camminare ritti sulle zampe posteriori. Se non vogliono stare in piedi, l’alternativa per loro è quella di morire impiccati.
Attraverso un costante metodo violento e intimidatorio, gli addestratori costringono gli orsi a saltare gli ostacoli, a camminare sulle loro mani e ad eseguire altri trucchi difficili e assurdi che inducono il pubblico ad applaudire.
Nonostante le grida e le urla dei giovani animali, gli addestratori li costringono a continuare tirando la corda del collo, trascinandoli, oppure afferrandoli per la loro pelliccia, tutto questo unito dalle urla isteriche contro di loro. Se i cuccioli fanno un errore o si fermano, vengono colpiti.
Alcuni orsi vengono trafitti a vivo al naso per farci passare un anello attraverso. Questo arnese serve per collegarlo ad una corda in modo che l’orso obbedisca al minimo tiro senza dover fare tanto sforzo.
Quando non sono addestrati, gli orsi vengono rinchiusi per tutto il tempo dentro a delle gabbie scomode e sterili. Senza nemmeno un appoggio per i piedi, gli orsetti urlano e piangono. Mordono le inferriate cercando di scappare da quell’inferno chiamato circo, ma nessuno li sente.
PETA ha dato il via ad una petizione per fermare l’orrore dell’addestramento degli animali del circo in Cina.
Attenzione al video, contiene immagini forti che potrebbero urtare la tua sensibilità:
LASCIA UN COMMENTO