La cacciatrice americana che uccise un raro leone di montagna ha nascosto il suo profilo Fb per le minacce ricevute

Franchesca Esplin, la cacciatrice di trofei americana che uccise in dicembre un raro leone di montagna in Colorado ha dovuto nascondere il suo profilo Facebook a causa delle troppe minacce ricevute. Ora ha paura.

Colorado – La caccia al trofeo penalizza le più belle specie animali, mettendo ulteriormente in pericolo la sopravvivenza della fauna selvatica protetta. Nel 2016, è stato stimato che in un periodo di tempo di 10 anni, sono stati uccisi 3.414 leoni di montagna  dai cacciatori di trofei in Colorado . I leoni di montagna sono già una specie in pericolo ma a dicembre del 2018, una donna di nome Franchesca Esplin, 28 anni,  fece crescere il numero di leoni di montagna uccisi dai cacciatori in Colorado, colpendo a morte uno di questi magnifici esemplari.

Se ne vantò su Facebook

Tuttavia, uccidere il leone di montagna per lei non fu abbastanza soddisfacente, doveva gridarlo al mondo. Esplin continuò a vantarsene sui social media proclamando il suo orgoglio e la sua felicità per ciò che fece. Inoltre pubblicò anche il  video on line che riprendeva il momento agghiacciante in cui il leone di montagna cercava di fuggire e si arrampicava su un albero per cercare rifugio dopo essere stato inseguito dai segugi. La Esplin gli sparò due volte senza pietà. Attenzione al video contiene immagini forti: 

Da  allora la Esplin è stata minacciata

La cacciatrice del Colorado, da quel momento in poi è stata vittima di minacce online. Da quando pubblicò il selfie che la mostrava sorridente mentre teneva in mano la carcassa sanguinante di un leone di montagna che aveva appena ucciso, la donna non ha più avuto pace.

La Esplin in dicembre, mostrò con orgoglio la sua uccisione sui social media dicendo che il leone di montagna era in cima alla sua lista di specie da cacciare. Postò la foto insanguinate con l’animale morto e commentò con assurdi confronti fisici tra lei e il felino.

inoltre si è scattò una foto con le mani intrise del sangue della sua vittima. 

 

Ha dovuto nascondere il suo profilo Facebook

Il gruppo Conservation Prairie Protection Colorado (PPC), nel mese di febbraio, ha pubblicato le foto della Esplin sulla sua pagina Facebook, nel tentativo di informare tutti i suoi 7.000 seguaci e portarli a firmare una petizione.  Da allora la Esplin e la sua famiglia hanno ricevuto minacce contro la loro vita, tanto che la donna del Colorado, ha nascosto la propria pagina del profilo e tutte le foto originali riguardanti i trofei da caccia da lei collezionati.

Gli attivisti di tutto il mondo, si sono indignati con la Esplin, a maggior ragione per il fatto che questa cosa così aberrante è legale. Uccidere i leoni di montagna è legale in Colorado. I cacciatori hanno la possibilità di ucciderne a uno all’anno. Ma una morte è troppa.

Il PPC ha dato spiegazioni sul post del 27 febbraio“Non abbiamo mai avuto lo scopo di indirizzare odio specificamente verso la donna, piuttosto ci premeva informare gli utenti sul fatto che la mentalità che giustifica le persone che uccidono le specie predatrici per sport e divertimento, è da condannare ed invece le politiche locali e i funzionari della fauna selvatica del Colorado, sostengano questo folle saccheggio della fauna selvatica del Colorado.”

“È nostra responsabilità come persone che si preoccupano della fauna selvatica, lottare per porre la parola fine alla follia dell’uccidere per il solo piacere di farlo. Dobbiamo unirci tutti e fare pressione per modificare le leggi “.

 

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