E’ stata colpita con un solo colpo con un proiettile per caccia grossa che entrando nella carne si è allargato in una esplosione effetto bomba. E’ morta così l’orsa KJ2 a riferirlo è l’Alto Adige, che descrive il trauma dei piccoli che dopo il forte sparo si sono affacciati dal folto del bosco per vedere cosa stava accadendo alla loro madre.
L’orsa era rimasta per una settimana nella sua tana con i piccoli per i forti temporali che avevano colpito il Fornet. Voleva tenerli protetti, al sicuro da ogni incidente. Aveva fatto i conti con il tempo ma non con la malvagità dell’uomo e appena si è spostata per cercare cibo, ha trovato davanti a se ad una distanza ravvicinata di 150 metri, il fucile puntato di una Guardia Forestale che ha centrato il mirino dritto sul collo, quindi ha premuto il grilletto senza nessuna esitazione.
Il boato è stato potente e poi il sangue è spruzzato, l’orsa è caduta a terra cercando con gli occhi, gli occhi dei suoi cuccioli. Hanno visto la mamma sbattere la testa a terra con un tonfo secco. Una scena che non dimenticheranno mai per il resto della loro vita.
Avranno pianto, l’avranno chiamata disperatamente, ma ormai loro mamma in un lago di sangue, non poteva più rispondere, non poteva più sentirli e occuparsi di loro.
Che ne sarà ora dei cuccioli che non hanno più l’imprinting della mamma che insegnava loro a trovare il cibo e ad esplorare il territorio con attenzione? Ora i due cuccioli sono orfani ma chissà per quanto, chissà se come per i cuccioli di Daniza, spariranno nel nulla senza che di loro non ci sia più traccia. In Trentino i problemi si risolvono sparando, non esiste compassione, non esiste la civiltà!
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