Il Portogallo vieta l’ingresso alle corride ai minori di 16 anni

Il Consiglio dei ministri del Portogallo ha approvato oggi un decreto legge in cui vieta l'ingresso alle corride a tutti i minori di 16 anni.

Come riportato oggi dal governo portoghese, il provvedimento che vieta l’accesso alle corride ai minori di 16 anni, è stato approvato su iniziativa del Comitato delle Nazioni Unite facendo riferimento ai diritti del minore. Nel 2019 il Comitato aveva chiesto l’aumento dell’età minima per assistere alla corrida.

La deputata dell’associazione PAN, Inês de Sousa Real, ha pubblicato sul suo profilo Instagram la foto di un bambino che abbraccia un toro con il messaggio  “abbiamo compreso bambini e ragazzi ora non dovranno vedere la violenza della corrida”, allo stesso tempo ha ricordato che il PAN continuerà a difendere l’abolizione della corrida, definendo il decreto una “vittoria molto importante”.

Il dibattito sulla frequentazione dei minori alle corride si è aperto negli ultimi anni anche in Spagna e Francia, paesi in cui è radicata anche la cultura taurina e dove, a differenza del Portogallo, l’animale viene sacrificato in Arena.

In Francia negli ultimi anni ci sono state proposte parlamentari che vietano l’accesso alle corride anche ai minori di 16 anni. Mentre in Spagna i regolamenti sono regolati e stabiliti da ciascuna comunità autonoma.

Nel 1991, le Isole Canarie sono state la prima regione spagnola a vietare la corrida. Nelle Isole Baleari è inoltre vietato l’ingresso ai tori dei minori di 16 anni, mentre nei Paesi Baschi i minori di 16 anni possono entrare solo se accompagnati da un adulto.

Malgrado la pratica sia da considerare crudele, la corrida è stata dichiarata Patrimonio Culturale del Senato della Spagna dal 2013. 

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