Il pescatore della baia di Taiji viene filmato mentre trascina e uccide un povero delfino

L'uomo ha ucciso il delfino con il metodo del "phiting" che prevede l'incisione del midollo spinale con una lancia.

Un pescatore è stato filmato mentre si immerge con la tuta da sub per catturare un delfino destinato alla macellazione nella famigerata baia rossa del Giappone. 

Le scene orribili sono state registrate a settembre a Taiji, la location dove sono state girate le riprese del documentario del 2009 The Cove.  Ren Yabuki, direttore della ONG per i diritti degli animali The Life Investigation Agency (LIA), ha assistito alla scena crudele e ha stimato che il piccolo delfino non avesse più di tre mesi.    

Yabuki, che ha visto 32 giovani delfini uccisi in due anni, ha detto a 9newsAustralia che che il subacqueo ha tenuto il delfino sott’acqua, quindi lo ha trascinato sotto un telone, dove è stato macellato. Yabuki ha detto che è probabile che il delfino sia stato ucciso con un metodo chiamato “pithing”, che prevede l’inserimento di un’asta di metallo nella schiena del delfino per reciderne il midollo spinale. 

Il governo giapponese sostiene che il “pithing” è un modo umano di massacrare i delfini, ma gli attivisti sostengono che è impossibile garantire che gli animali vengano uccisi in modo rapido. E’ più probabile che muoiano dopo atroci sofferenze. 

La stagione della caccia ai delfini a Taiji va dal 1 ° settembre al 28 febbraio e l’evento è stato oggetto del documentario acclamato dalla critica nel 2009 The Cove. Ogni anno il governo giapponese stabilisce una orribile quota per la quantità di delfini che possono essere legalmente macellati. Per l’anno 2020/21, i pescatori possono uccidere ben 1.749 delfini, tra cui le specie tursiope dai denti ruvidi e sono comprese anche le orche.  

Gli animali morti vengono uccisi per la loro carne o catturati per essere venduti ai delfinari.  Secondo l’ONG per i diritti degli animali il Dolphin Project, l’acqua della baia per sei volte in un anno si tinge  completamente di rosso. La politica di base del Giappone è far man bassa di risorse viventi acquatiche, compresi i cetacei, basandosi sulla falsa teoria delle motivazioni scientifiche”.

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