Il Parlamento europeo respinge la proposta di togliere i nomi fax simili alla carne ai vegetali

Bocciati gli emendamenti proposti dagli allevatori: anche l'hamburger vegetale può mantenere la sua denominazione.

L’Europarlamento salva il veggie burger. Nessuno degli emendamenti che intendevano limitare l’uso delle denominazioni di carne ai soli prodotti di origine animale è stato approvato. Resta quindi in atto, la possibilità di utilizzare termini come salsiccia o hamburger vegetale per prodotti con ingredienti integralmente vegetali.

La commissione agricola voleva vantare la carne come elemento contraddistinto di qualità ma in un mondo globalizzato dove proprio la carne è la prima responsabile del cambiamento climatico e in cui i vegetariani e i vegani sono sempre più in aumento, non è proprio il caso di escludere il mondo vegetale dai preparati fax simili nella forma.

Esultano le associazioni animaliste che nei giorni precedenti al voto avevano chiesto agli eurodeputati di non cedere alle pressioni dell’industria della carne il cui unico effetto sarebbe stato  “quello di ostacolare lo sviluppo e il consumo di alimenti a base vegetale, in forte contraddizione con gli stessi obiettivi dichiarati nel Green Deal europeo, il programma per rendere sostenibile l’economia dell’Unione europea e nella strategia Farm to Fork, la quale afferma esplicitamente la necessità di responsabilizzare i consumatori verso una dieta a base vegetale, per consentire scelte alimentari più sane e sostenibili” – ha detto Essere Animali.

Il riferimento ad una presunta confusione indotta nei consumatori, su cui ha fatto leva la campagna promossa da alcune organizzazioni del settore zootecnico, è indice dal grande timore della forte e crescente consapevolezza dei cittadini europei delle ragioni dalla scelta di alimenti 100% vegetali – dichiara LAV – Si scelgono i burger o le salsicce vegan con motivazioni ben chiare, come la tutela dell’ambiente, degli animali e della propria salute, non certo perché ci si confonde tra il prodotto di origine animale e quello vegetariano o vegetale”. 
 

E’ infondata la tesi sostenuta dagli allevatori e dalle associazioni di categoria del consumo di carne basata sul fatto che lasciare le cose come stanno crei confusione nelle scelte di acquisto per gli acquirenti. La maggioranza dei consumatori non è affatto confusa dall’uso di questi termini. Secondo un sondaggio condotto dalla European Consumer Association, il 68% dei consumatori europei è favorevole  all’uso di termini tradizionali per prodotti veg.

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