Il lungo trasporto in nave delle pecore soffocate dal caldo per il sacrificio del ramadan

Consentendo alle spedizioni da maggio a ottobre, il ministro dell’Agricoltura australiano David Littleproud, ha violato la legge australiana sul trasporto degli animali.

Circa ventimila pecore australiane a bordo delle navi sono partite in viaggio verso il Kuwait per diventare cibo da consumare in occasione del Ramadan iniziato due giorni fa e che si concluderà il 14 giugno.

Si tratta di un commercio che Animals Australia paragona alla caccia alle balene in termini di crudeltà e obsolescenza, ma che infligge sofferenze prolungate a migliaia di volte più animali dapprima per le pessime condizioni di viaggio e dopo di che per lo sgozzamento e dissanguamento in nome di una religione.

Lo scorso agosto la nave Awassi Express era rimasta in stato di fermo Fremantle per due settimane con il carico di pecore in stato di sofferenza. L’Autorità australiana per la sicurezza marittima ha costretto l’equipaggio a migliorare la scarsa ventilazione sui suoi capi di bestiame chiusi nelle stive. Il risultato fu che oltre 2.400 pecore  morirono per stress da calore e disidratazione nella rotta verso il Medio Oriente, in particolare in Qatar, Kuwait e Emirati Arabi Unit

Il filmato scioccante delle pecore morte e morenti, girato da Animals Australia, è stato trasmesso dalla TV nazionale proprio questo mese e lo scalpore che ne ha scuscitato, ha spinto il ministro dell’agricoltura federale David Littleproud a lanciare un’inchiesta sui sistemi di segnalazione del suo dipartimento.

Prima che Animals Australia pubblicasse il video ripreso da un membro dell’equipaggio spaventato dalle le pecore malate che lottavano per mantenere la testa sopra il letame profondo, le morti di massa non erano state segnalate per sette mesi.

Sia le pecore in viaggio verso il Kuwait che il bestiame destinato al mercato sud-est asiatico per lo più in Indonesia, saranno vendute per il massacro alla fine del Ramadan, il mese che va dalla seconda metà di maggio alla prima metà del Giugno di quest’anno, durante il quale i musulmani osservanti non mangiano durante le ore diurne.

Il Ramadan si conclude con una festa, prima della quale pecore, capre o bestiame vengono macellati, tradizionalmente dai capofamiglia, e la carne viene offerta ai poveri.

Poiché la richiesta di pecore, capre e bovini da macello del Ramadan supera la produzione locale in Medio Oriente e nelle nazioni islamiche maggioritarie dell’Asia, quelle regioni sono diventate le principali destinazioni di esportazione per l’industria zootecnica australiana, in particolare per gli allevatori di pecore.

Tra il 2015-2016, l’anno fiscale più recente per il quale il governo australiano ha pubblicato dei dati, 1,7 milioni di pecore sono state spedite vive in 12 nazioni, tra cui 629.000 (37%) in Kuwait; 442.000 (26%) in Qatar; 153.000 (9%) in Giordania; 136.000 (8%) negli Emirati Arabi Uniti; e 119.000 (7%) in Bahrein.

Israele ha ricevuto 850.000 pecore vive dall’Australia, il 5% del totale delle esportazioni vere. Altre sei nazioni hanno ricevuto un totale complessivo di 136.000 pecore vive.

Un portavoce dell’Autorità australiana per la sicurezza marittima ha affermato che gli  operatori di Awassi Express, hanno migliorato il sistema di ventilazione e installato un sistema di irrigazione automatica per garantire che l’acqua sia fornita a tutte le pecore senza l’impiego manuale. 

Animals Australia, dopo l’edizione australiana del programma televisivo investigativo 60 Minutes, ha trasmesso il video delle morti delle pecore dell’agosto 2017. Eppure si chiede l’associazione come mai anche la ditta Emanuel Exports ha ancora una licenza di esportazione?

 

Solo un anno fa, ricorda l’associazione, l’Autorità australiana per la sicurezza marittima ha riscontrato problemi con Al Messilah, tra cui “buchi corrosi nei ponti e paratie in tutta la nave; cavi elettrici installati in modo non corretto, cavi esposti e scatole di derivazione elettriche non sigillate; un generatore inservibile; e riparazioni di scarsa qualità attraverso i ponti di bestiame.

L’Al Messilah , come l’  Awassi Express , era stato intimato dal governo a mettersi in regola, ha aggiunto Animals Australia. “Un viaggio del luglio 2016 per Emanuel Exports ha provocato la morte di 3.027 pecore (4,36%) mentre la  Al Messilah  salpava da Fremantle verso il Medio Oriente. Nel 2006, un viaggio dalla Tasmania ha visto la morte di 1.683 su 71.309 pecore.

I registri del governo australiano, afferma Animals Australia, mostrano che “i direttori di Emanuel Exports e le società associate sono stati coinvolti in oltre 30 viaggi dal 2005, in cui più di 1.000 animali sono morti durante il viaggio per mare”.

Il Consiglio degli esportatori di bestiame australiano afferma che l’industria dell’esportazione dal vivo nel suo complesso ha un tasso di mortalità di transito dello 0,71%, ma il tasso di mortalità del  viaggio Awassi Express dell’agosto 2017 è stato più di cinque volte superiore.

Animals Asia ha dato il via ad una raccolta firme per chiedere al governo di liberare gli animali dalle navi della morte. Il Ramadan è iniziato e con esso è iniziata la lenta tortura degli animali torturati dai viaggi e poi sgozzati con una lama affilata. 

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