I tori della Spagna si salvano grazie alla sospensione delle corride a causa del coronavirus

Il virus salva i tori delle corride. Fermate le manifestazioni in tutta la Spagna, è la prima volta nella storia.

Il popolo della Spagna, quello amante delle corride, dovrà rinunciare ad andare agli spettacoli di tauromachia. Il coronavirus che ha creato la pandemia con malattie e morti in tutto il mondo, si è affacciato anche alle porte delle arene e i toreri ora dovranno dire stop alla corrida. Sono bloccate le manifestazioni a Castellón, Valencia e Arles, oltre che i festeggiamenti con le corride a Madrid e a Morón de la Frontera. 

Fermate anche le fiere di Fallas e de La Magdalena, così come restano chiuse anche le porte nell’arena di Las Ventas. Insomma il toro per un bel periodo può stare tranquillo. Più preoccupati invece, gli organizzatori che si lamentano di un settore già in crisi. “L’industria del toro ne soffrirà seriamente. Perdono i toreri, ma anche gli allevatori, gli imprenditori e le migliaia di salariati che lavorano nel settore” ha detto un organizzatore a El Pais – “l’assicurazione copre le sospensioni per la pioggia, ma non per le epidemie, e non sono pochi gli imprenditori che hanno già investito nelle loro fiere.”

Il virus anti-corrida preoccupa la Fundación del Toro de Lidia (FTL) che ha richiesto un incontro urgente tramite lettera, al Ministro della Cultura, José Manuel Rodríguez per chiedere un immediato piano di emergenza e sostegni economici per il comparto corrida. 

Soldi che potrebbero essere dirottati altrove ad esempio nella sanità che di sicuro , come abbiamo visto in Italia ne avrà certamente bisogno da qui a poco. Inoltre sarebbe questa l’occasione buona per mettere fine ad un “mestiere” che vive di crudeltà e sfruttamento. In un clima di preoccupazione per i toreri, allevatori e organizzatori, l’unico ad essere felice è finalmente il toro che per la prima volta dopo 1.000 anni di torture e uccisioni, potrà stare in pace e soprattutto in vita.

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