Greta Thunberg, l’adolescente svedese icona dell’attivismo ambientale contro i cambiamenti climatici sta cercando di far aprire gli occhi al noto tennista Federer. Lo svizzero Roger Federer è uno dei migliori tennisti professionisti di tutti i tempi. Entrambi i personaggi sono estremamente popolari e, a questo punto, hanno bisogno di poca presentazione. Poco hanno a che fare una con l’altro eppure c’è una questione che ha coinvolto entrambi.
Greta ha aderito a una campagna contro Federer promossa da diverse organizzazioni ambientali svizzere, come Climate Alliance. Di cosa si tratta?
La protesta, a rigor di termini, è contro il Credit Suisse, uno dei principali enti bancari del paese. Insieme ad altri come Deutsche Bank, Barclays o HSBC, sono accusate di investire parte dei loro fondi nell’esplorazione petrolifera e nell’estrazione di combustibili fossili che, ricordano i manifestanti, sono una delle principali cause del riscaldamento globale di cui soffre il pianeta. Negli ultimi anni hanno raccolto firme e inviato richieste a queste banche per cambiare le loro politiche in cambio di altre, più rispettose dell’ambiente.
#RogerWakeUpNow Climate Alliance Switzerland and 100'000 climate marchers ask @CreditSuisse and @RogerFederer to use all their energy and money to preserve our living world. Thank-you! pic.twitter.com/ggC1c7KLpQ
— Climate Alliance Switzerland (@climalliancech) January 8, 2020
Cosa c’entra Federer con tutto questo? Semplice: il Credit Suisse è uno dei suoi principali sponsor e il tennista è l’ambasciatore del marchio. Sebbene non vi siano cifre ufficiali per l’importo dell’accordo, alcuni media riferiscono che Federer ha un contratto di 10 anni e raccoglierà un totale di circa 20 milioni di dollari.
Pertanto, anche Climate Alliance lo ha attaccato, aggiungendo l’hastag #RogerWakeUpNow (“Roger, svegliati ora”) con il quale intendono attirare l’attenzione del campione svizzero per convincerlo a rompere questa sponsorizzazione se vuole preservare la sua buona reputazione. La frase semplice e diretta che Greta ha ritwittato è servito a divulgare la causa.
Since 2016 @CreditSuisse has provided $57 BILLION to companies looking for new fossil fuel deposits – something that is utterly incompatible with #ClimateAction @RogerFederer do you endorse this? #RogerWakeUpNow pic.twitter.com/ED1fIvb4Cr
— 350 Europe (@350Europe) January 8, 2020
La campagna accusa il Credit Suisse di investire fino a 57.000 milioni di dollari in aziende che vogliono sfruttare nuovi depositi, (qualcosa di assolutamente incompatibile con l’azione per il clima), e chiede direttamente a Roger se pensa che sia giusto. Ci sono state anche azioni al di fuori di Internet, nel mondo reale: a novembre 2018 un gruppo di attivisti ha fatto irruzione in una delle sedi della banca nella città di Losanna con racchette e palline da tennis e ha iniziato a giocare all’interno dell’ufficio durante la visualizzazione di cartelli.
Dopo essere stati sfrattati dalla polizia, è stata loro imposta una multa di 21.600 franchi (circa 19.900 euro) che si sono rifiutati di pagare, quindi una dozzina di loro è ora sotto processo, poiché la società li accusa di aver violato illegalmente le sue strutture.
[SI ROGER SAVAIT] La police a découvert les preuves de l'implication du Crédit Suisse dans le chaos climatique! Action simultanée à Bâle,Genève et Lausanne aujourd'hui.@rogerfederer prête son image à une banque climaticide. Aidons-le à devenir un champion du climat #SiRogerSavait pic.twitter.com/gbRg9DpuYp
— Collectif BreakFree Suisse (@BreakfreeCH) November 22, 2018
Per quanto è noto, Federer non ha ancora deciso nulla sulla vicenda né si prevede che lo farà, dato che l’attuale ranking mondiale numero 3 si sta preparando per il primo grande appuntamento della stagione, gli Australian Open, che inizieranno a il 20 gennaio. Sempre se i sanguinosi incendi boschivi che stanno sferzando il paese lo consentiranno. In effetti, inizialmente è stato ipotizzata la possibilità di ritardare, spostare o persino sospendere il torneo. Ora pare che le date e le sedi previste saranno mantenute.
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