Giappone, affonda in mare una nave con 5800 mucche gravide: nessuna si è salvata

La naveGulf Livestock 1   battente bandiera panamense con a bordo 43 membri di equipaggio e circa 6.000 bovini è scomparsa nelle acque al largo del Giappone, dopo che si è trovata al centro del tifone Maysak. 

Secondo quanto riporta LAV, la nave da carico, era salpata dalla Nuova Zelanda il 14 agosto con 5.867 mucche e 43 persone ed era diretta in Cina. Il viaggio sarebbe dovuto durare 17 giorni e, secondo l’organizzazione neozelandese SAFE, le mucche selezionate per migliorare la genetica dell’industria lattiero-casearia cinese, erano gravide. L’unico superstite recuperato ha dichiarato che la nave si è capovolta su un fianco, per il tifone che imperversava nella zona.

Nel 2019 il trasporto di animali vivi (3 milioni di pulcini e 39.500 bovini diretti soprattutto in Cina) ha reso 30 milioni di euro allo stato neozelandese. Ogni anno, a livello globale, milioni di animali vengono trasportati  in condizioni di disagio spesso estremo.

A giugno, il Parlamento europeo ha istituito una commissione d’inchiesta su attuazione e applicazione delle norme per il trasporto di animali, in attesa della revisione del Regolamento in materia. LAV da anni è in prima linea nel portare alla luce e nel contrastare – di concerto con le forze dell’ordine – la sofferenza e la morte imposte agli animali anche con trasporti che assumono i contorni di scenari infernali.

Supera ogni immaginazione infatti l’esistenza di una nave, come la Gulf Livestock 1, stipata con 5867 mucche terrorizzate, che solca gli oceani. Eppure, ciò succede sempre, e non solo in mare. Impegnarci al massimo per porre fine a queste torture è da anni nella nostra agenda, ma un primo passo lo possono fare tutti, cambiando stile alimentare e non consumando i cibi di origine animale che sono alla base di una tragica e continua tratta di esseri senzienti. #NONCOMEPRIMA

LASCIA UN COMMENTO