Fotografato allo zoo di Mendoza ippopotamo con tagli profondi e ferita da arma da fuoco

Lo zoo di Mendoza, in Argentina, è un luogo fangoso, sembra una palude sterile, un posto triste dove il numero di animali morti è ormai una consuetudine.  Ad oggi si contano 60 morti e ora a questo numero si unisce la denuncia di un attacco contro un povero cucciolo di  ippopotamo femmina, che è apparso sanguinante con vistosi segni verosimilmente provocati da una lama da taglio e con una ferita da arma da fuoco sulla schiena.

Le condizioni di sofferenza dell’animale sono gravi e si cerca di capire chi ha ridotto l’animale in fin di vita.

ippopotamo ferito

Mercoledì pomeriggio, un gruppo di cittadini dopo un tour nel luogo faunistico è rimasto scioccato dopo aver visto le condizioni in cui versava la povera femmina di ippopotamo e hanno divulgato le foto che mostrano chiaramente la pelle dell’animale tagliata in più punti in profondità, con una lama e un buco sulla schiena provocato da un’arma da fuoco.

ferita arma

Una volta allertato il Ministero dell’Ambiente, è scattata la denuncia nei confronti della struttura.

La polizia ha aperto un fascicolo e sono in corso le indagini per cercare di identificare chi abbia causato senza alcun motivo delle ferite così profonde ai danni del povero animale. Pare che in prima analisi i due veterinari che si occupano della cura degli animali dello zoo di Mendoza, abbiano minimizzato il fatto ritenendo che le ferite siano state provocate da un insetto.  Una motivazione ridicola che non giustifica ovviamente il colpo di arma da fuoco.

Insomma, tutto a posto per i veterinari preoccupati più del posto di lavoro che degli animali. Tuttavia, per alcuni specialisti non si può parlare di ferite causate da un insetto.

ippopotamo-

Quindi, per far chiarezza sull’accaduto, a capo delle indagini è stato nominato il procuratore speciale Claudia Rios, che per cercare la verità ha richiesto l’intervento di un veterinario del (UFIMA) Unità investigativa dei crimini contro l’ambiente.

Al momento sono stati sospesi sei veterinari che hanno giudicato le ferite dell’ippopotamo come lievi, tre dei quali sono delegati sindacali e quindi probabilmente di parte. Inoltre, l’agenzia sta indagando sulla morte di altri tre animali segnalati dal personale di sicurezza zoo.

Il direttivo dello zoo si difende e parla di una montatura creata appositamente per screditare lo zoo e per fare dell’area un “business immobiliare.”

Ma l’eccessivo numero di animali morti parla chiaro, difficile nascondere la miseria e l’incuria degli animali prigionieri a vita in uno degli zoo più tristi del mondo.

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