Festa del sacrificio con le mascherine e pericolo zoonosi ignorato: macellati migliaia di animali

Il pericolo zoonosi non ha fermato le macellazioni rituali in pubblico in varie parti del mondo.

Ieri i musulmani si sono riuniti in varie parti del mondo celebrando l’annuale festival di Eid al-Adha. Durante queste celebrazioni, i musulmani acquistano nuovi vestiti e macellano capre, pecore, cammelli e mucche e la carne viene condivisa tra famiglia, amici e bisognosi.
L’evento che prevede migliaia di animali massacrati, viene celebrato il decimo giorno del terzo mese dopo il Ramadhan.

In Indonesia, che ospita la più grande comunità mondiale di musulmani, quest’anno  alcune moschee hanno deciso di abbreviare le cerimonie e di annullare la macellazione in piazza per portare il bestiame nei mattatoi. Tuttavia molte altre moschee della regione, hanno proceduto alla macellazione in pubblico malgrado l’allarme pandemia. Anche in Thailandia e in Malesia, la pratica del taglio della gola agli animali e avvenuta regolarmente. I fedeli, qualcuno con la mascherina e altri no, hanno ucciso 13 mucche  pregato dentro o fuori le moschee indossando maschere.

L’Arabia Saudita ha annunciato che le preghiere di Eid si terranno all’interno delle moschee e non all’esterno. Il ministero degli Affari islamici ha raccomandato di aderire alle consuete misure precauzionali come mantenere due metri (sei piedi) di distanza sociale e portare il proprio tappeto da preghiera. Ma sulla macellazione rituale non vi è stato nessun fermo.

In India, dove l’Eid viene celebrato principalmente nella giornata di sabato,  i sacrifici rituali sono stati eseguiti in aree chiuse, lontano dalla vista del pubblico, e i resti sono stati smaltiti.

Gli esperti sanitari sono preoccupati per i rischi che il coronavirus si diffonda durante tali feste religiose, quando i musulmani si riuniscono in genere nelle moschee e nelle case. 

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