E’ nato Protect Rapid, il nuovo dispositivo che fermerà il bracconaggio dei rinoceronti

protect rapid
Rinoceronte con disposito Protect Rapid

Protect Rapid è un dispositivo anti-bracconaggio che combina un GPS satellitare, un cardiofrequenzimetro e una videocamera. Lo strumento ha il potenziale di ridurre in modo significativo i tassi di bracconaggio nei prossimi dieci anni.

Creato dall’ inventore britannico Paul O’Donoghue, responsabile scientifico della Protect, l’azienda britannica che ha progettato il Real-time Anti Poaching Intelligence Device, il dispositivo appunto, che promette di fermare i bracconieri.

“Noi non sappiamo dove o quando bracconieri potrebbero colpire e per pattugliare efficacemente questi vasti paesaggi ci vorrebbe un intero esercito e anche con quello, i bracconieri potrebbero trovare un modo per farla franca. Sono ben organizzati e attrezzati perché ricevono grandi ricompense in denaro dagli acquirenti”. Lo ha detto Dean Peinke, Direttore ecologista per la protezione dei mammiferi e dei parchi del turismo orientale.

Lo scorso anno sono stati uccisi illegalmente in Sudafrica ben 1.215 rinoceronti, la maggior parte nel parco nazionale Kruger, con un incremento record dal 2007 del 9.300%, secondo i dati della Humane Society International, che supporta la ricerca della Protect.

“Allo stato attuale, gli ambientalisti stanno combattendo una battaglia persa, l’ area da monitorare è talmente vasta, che quando le squadre anti bracconaggio arrivano sul luogo, l’animale è ormai morto. I bracconieri quindi, corrono un basso rischio e hanno alti guadagni” -conclude Peinke.
Paul O’Donoghue si è battuto per la salvaguardia del rinoceronte nero per oltre 15 anni. “Al ritmo attuale,” –fa notare Donoghue-“viene ucciso un rinoceronte ogni sei ore, in Africa.

Paul O'Donoghue
L’inventore Paul O’Donoghue con un rinoceronte sedato in Sud Africa

Ci sono troppi soldi in ballo per credere la legislazione da sola possa fare la differenza, abbiamo dovuto trovare un modo per proteggere efficacemente questi animali nel loro territorio, le uccisioni devono essere fermate”.

Il dispositivo Procted Rapid, lancia l’allarme nel momento in cui il cuore smette di battere, poi grazie al gps, segnala la posizione dell’animale, da quel momento, i ranger in pochi minuti potrebbero raggiungere il luogo del bracconaggio con un elicottero o via terra, e i responsabili non avrebbero il tempo di asportare corni o zanne e nemmeno di fuggire.

“Il Protect Rapid può essere un punto di svolta nella lotta sempre più disperata contro il bracconaggio, e la tecnologia ha il potenziale per essere applicata ad altre specie in pericolo critico, tra cui tigri e gli elefanti.
Abbiamo finalmente la possibilità di usare la tecnologia per catturare queste persone in flagranza di reato, e se sanno che verranno identificati, ci penseranno due volte prima di uccidere un altro bellissimo rinoceronte. Infine, potremmo avere la possibilità di salvare questa specie destinata ad estinguersi. Esorto tutti a sostenere questo progetto. “-conclude O’Donoghue.

E come non sostenerlo, questa è davvero una scoperta rivoluzionaria che promette di fermare una volta per sempre l’orribile pratica del bracconaggio.

 

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