Arezzo – I carabinieri forestali hanno denunciato due bracconieri per avere ucciso a colpi di mazza e accetta un cinghiale dopo averlo catturato con un laccio di metallo. Si tratta di due albanesi residenti a Montevarchi, in provincia di Arezzo.
Nel corso di un servizio anti bracconaggio nel comune di Terranuova, i carabinieri hanno intercettato due persone che stavano trascinando con un trattore, la carcassa di un grosso cinghiale. L’animale aveva la testa fracassata e una zampa ancora stretta da un cappio di acciaio che aveva inciso la carne fino all’osso.
I due uomini ancora sporchi di sangue, all’arrivo dei militari hanno cercato di nascondere la mazza e l’accetta in un cespuglio di rovi. Uno di loro, vistosi colto sul fatto, ha quindi ammesso di avere ucciso l’animale e di aver piazzato il laccio in cui il cinghiale era rimasto intrappolato. Il bracconiere ha inoltre consegnato alcuni lacci che ancora non aveva utilizzato e ha accompagnato i militari nel luogo in cui l’animale era stato catturato e ucciso con un metodo così crudele. Sul posto erano presenti altre tre trappole già piazzate, che sono state immediatamente rimosse.
I due albanesi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Arezzo per uccisione e maltrattamento di animali e furto aggravato e di caccia effettuata con mezzi vietati. I militari, su disposizione del magistrato di turno Elisabetta Iannelli, hanno provveduto alla sepoltura del cinghiale ucciso.
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