“Siamo indignati e non di certo sorpresi, per la morte, ennesima, di un cavallo destinato allo sfruttamento per la trazione di mezzi che andrebbero aboliti per sempre” – ci riferisce Paolo Bernini Presidente del BPA Onlus.
“È visibile a tutti che questa morte ha mandanti ben precisi, ed è per questo motivo, che come Dpa- Difesa Protezione Animali- attraverso il nostro ufficio legale presenteremo un esposto affinché siano identificate e perseguite tutte le responsabilità per questo decesso che dimostra la totale indifferenza nei confronti della vita animale.”
“Fino ad oggi le numerose forze politiche che si sono susseguite al governo hanno solo ed esclusivamente promesso di agire ma non hanno mai garantito la tutela dei cavalli ed impedito questa carneficina, frutto di una sottocultura disumana ed inaccettabile ai nostri giorni, in cui ci si riempe la bocca di parole che restano vuote se non si trasformano in azioni.”
“Senza se è senza – prosegue Bernini, – è arrivato il tempo di vietare per sempre la trazione animale abolendo semplicemente l’art. 70 del codice della strada e parte dell’art. 1, comma 2, della l. n.21/1992. che consente questa barbarie.”
“Chiunque oggi, dovesse cavalcare ancora la morte di un animale innocente facendo finta di indignarsi, pur trovandosi nella condizione di poter cambiare la vita di questi animali, dovrebbe solo vergognarsi e tacere. Noi e gli animali non accetteremo più promesse vuote e parole senza significato, brandite in campagna elettorale, se non si garantisce un reale cambiamento. La politica deve smettere di sfruttare ancora gli animali per fare notizia e deve dimostrare con fatti concreti di garantire i diritti e le tutele che milioni di cittadini si aspettano e di cui si ricorderanno nelle urne” – ha concluso il portavoce dell’associazione.
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