“Questa operazione di Trento e di Bolzano suoni molto come una manovra elettorale e propagandistica. E a maggior ragione deve essere fermata” – è l’opinione dell’On. Michela Vittoria Brambilla che afferma “l’imminenza delle elezioni spinge le amministrazioni locali della Regione a giocarsi il tutto per tutto in una partita palesemente anticostituzionale, cercando lo scontro con il governo.” Ma il no si fa ancor più forte con l’intervento del Ministro Costa che parla di incostituzionalità.
Il Ministro dell’ambiente Sergio Costa non ci sta
Io come ministro della Repubblica ho il dovere di intervenire. Quelle due leggi violano un principio costituzionale“ – ha dichiarato al Corriere della Sera il Ministro, riferendosi alla gestione autonoma di orsi e lupi approvati dal Consiglio provinciale di Trento e di Bolzano.
“Sono obbligato a chiedere l’impugnazione davanti alla Corte costituzionale. Anche se mi domando: dobbiamo arrivare per forza a questo punto? Per questo chiedo ai due presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano se possono pensare di fare altrimenti. Per risolvere il problema dei lupi e degli orsi nelle loro Province autonome hanno come modo soltanto quello di abbatterli? Basta vedere il piano lupo elaborato dall’Ispra che e’ arrivato a un soffio dall’approvazione, ci sono ventidue azioni per regolare il rapporto uomo-lupo. Penso che sia il caso di guardarlo, una soluzione sicuramente li’ si trova“. Invito i due presidenti di Trento e Bolzano a fare un passo indietro. A ritirare quelle leggi che forse non sono state ancora nemmeno pubblicate sul bollettino. Poi li invito a venire a Roma, dove con l’Ispra potranno trovare le soluzioni per i loro lupi e i loro orsi. Ce ne sono davvero molte“.
Replica dell’assessore del sud Tirolo
L’assessore provinciale Arnold Schuler ha sostenuto in Consiglio che, per quanto riguarda il lupo, la situazione è molto diversa rispetto all’Accordo di Berna del 1979 e ora lo status di protezione non è più necessario. L’approvazione del decreto legge che vede i grandi carnivori come pericolosi per l’uomo e quindi da abbattere, è avvenuta con una larga maggioranza: 25 voti a favore, compresi gli assessori del PD e il presidente Dorigatti, e sei astenuti: gli altri esponenti del PD e Manuela Bottamedi -FI. L’unico voto contrario è stato di Filippo Degasperi del M5 stelle. Non ha partecipato al voto Claudio Cia.
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