Detersivo e limoni dentro il corpo di Pilù: in centinaia a Pescia hanno detto stop alla violenza agli animali

E’ un sabato mattina tranquillo come tanti altri a Pescia. I ragazzi escono dalle scuole, e il normale via vai di auto percorre la cittadina. Eppure a Pescia otto mesi fa, accadeva qualcosa di abominevole: in questo sereno ridente Paese in provincia di Pistoia, l’ombra di una mano vigliacca ed assassina si posò su una piccola cagnolina di nome Pilù.

gaetano-focoOramai lo conoscono tutti ed è inutile nascondere il nome. Si chiama Gaetano Foco, ed ha 27 anni, non molti per essere vecchio ma pochi per essere spietato e ormai bollato come il mostro di Pescia.

Gaetano ha deciso di vendicarsi con la ex fidanzata torturando proprio la più innocente delle creature: la sua canina, come dicono a Pescia, la piccola pincher Pilù, ed ha goduto nel seviziarla, tanto da voler riprendere il suo incomprensibile abominio con un video-selfie.

“L’ha scampata bella, dice una abitante del luogo. Mio figlio insegna metodi di difesa personale e kick boxing in palestra. E a dirla tutta secondo lui, creare un evento di massa davanti alla casa dell’aguzzino non è stata la scelta migliore, anzi, lo ha messo in guardia da eventuali attacchi ed è riuscito a fuggire. L’ideale sarebbe stato attenderlo di nascosto al buio giusto per dirgli «due paroline dette bene», non so se mi spiego”.

“Pensate un po’, che sua mamma è infermiera, ma il ragazzo non ha nessuna sensibilità in fatto di salute visto il male che ha inflitto alla povera canina. Ora pare abbia perso il lavoro e che sia riuscito a fuggire.”

 -E’ lontano Gaetano Foco secondo lei signora?

“Secondo me è corso da mamma a farsi proteggere, qui a casa sua non potrà più tornarci, sicuramente è costretto a vendere. Gli animalisti lo aspettano e l’accoglienza non sarebbe delle migliori. Per giorni hanno atteso sotto casa del torturatore.”

“Ma non si tratta di essere animalisti o no” – continua la donna – “Qui a Pescia tutti i cittadini condannano il gesto di Gaetano Foco, molte famiglie hanno cani gatti e altri animali da compagnia. Ciascuno di loro è considerato parte della famiglia.”

Pilù in un momento giocoso della sua vita
Pilù in un momento giocoso della sua vita

Sentire le parole della donna ci rincuora. Solo qualche giorno fa, gran parte della comunità di San Gineto si è dimostrata omertosa nel video di Le Iene. I residenti difendevano quattro balordi balzati anch’essi sulle cronache nazionali per aver ucciso a badilate il cane Angelo.

Davanti alla casa di Gaetano Foco non c’è più nessuno. E’ fuggito e sembra aver lasciato il suo appartamento in tutta fretta, nel terrazzo ogni oggetto, ogni cosa non è più al suo posto. C’è un secchio rovesciato, a terra un cartello ha una scritta che non lascia spazio a dubbi: “assassino, assassino, assassino!”

Sul lato del terrazzo c’è una cuccia per cani e vicino alla cuccia vi è una ciotola dell’acqua. Chi avrà dormito dentro a quella cuccia? Chi avrà patito ancora le ire di una mente tanto sadica e criminale?

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Un residente del luogo, dice che probabilmente il ragazzo spacciava ed era inserito in brutte compagnie ma la lucidità con cui Gaetano Foco ha commesso le sue atrocità ci fa venire dei dubbi. Stante a ciò che racconta la ex fidanzata, stranamente l’autopsia che la famiglia ha voluto far fare alla cagnolina dopo la morte è sparita. Il Dottor Torri pare che abbia detto solo a voce il resoconto dell’autopsia di Pilù.

Veniamo a conoscenza che nel corpicino esanime di Pilù, è stato trovato detersivo, alcool etilico, due limoni ed inoltre milza e fegato erano completamente spappolati. Strano che un’autopsia sparisca e che se ne parli solo otto mesi dopo.

Se la famiglia avesse preteso una documentazione certa e se il veterinario non avesse messo a tacere i fatti forse il ragazzo sarebbe stato incriminato da tempo o forse no, dato il lassismo in fatto di giustizia per gli animali.

Ora il Sindaco di Pescia Oreste Giurlani chiede ai cittadini di unirsi affinchè questi gesti non rimangano più impuniti. Sindaco e giunta si costituiranno parte civile in merito alla vicenda e condannano un cittadino che dice Giurlani, ormai non è più considerato cittadino di Pescia.

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Nel pomeriggio sempre di ieri, nel parco centrale di Pescia, si sono riunite centinaia di persone provenienti da tutta Italia: famiglie intere associazioni e attivisti sono scesi in piazza per dire stop alla violenza sugli animali. Il Sindaco di Pescia congiuntamente al Sindaco di Uzzano, Franco Riccardo, hanno espresso la loro ferma condanna in un discorso che ha ottenuto la totale approvazione della pubblica piazza che ha accolto i due primi cittadini con un lungo applauso.

Le parole più significative del Sindaco di Uzzano Franco Riccardo:

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