Napoli – Dopo il fallimento della società che gestiva la struttura, Kashmire ha vissuto in un’area più ampia gestita dai Verdi. Ma i troppi anni di prigionia nel suo inferno, uno spazio ristretto fatiscente di cemento e calcinacci, hanno pregiudicato la sua salute per sempre. Il freddo zoo di Napoli ha imprigionato il felino per 19 anni, 19 anni di sofferenza.
Negli ultimi tempi, l’esemplare maschio di tigre, appariva denutrito e affetto da un’artrosi che le creava dolore cronico. Il felino ha atteso il giorno che la morte lo liberasse per sempre e quel giorno è arrivato dopo che una insufficienza renale gli ha dato il colpo di grazia. Kashmire è morto dopo aver visto migliaia di volti curiosi e paganti, dopo aver sacrificato la sua vita per un inferno chiamato zoo. Il triste destino di Kashmire, non è diverso da quello di tanti altri animali, imprigionati nei vari zoo d’Italia.
Sfruttati e resi prigionieri a vita in nome del Dio denaro, gli animali attendono ancora il giorno in cui l’uomo sia in grado di capire che lo zoo è un luogo squallido che attira l’attenzione e l’immaginario di folle di visitatori. Gli animali rappresentano un facile strumento di guadagno, ottenuto trascurando totalmente la sofferenza inflitta alle creature selvatiche imprigionate e umiliate. Gli animali nel 2017 sono ancora considerati degli oggetti di divertimento. Solo tu puoi cambiare il loro triste destino di prigionia: non andare allo zoo!
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