Corea del Sud – Il consiglio comunale di Seongnam, nella provincia di Gyeonggi, ha raso al suolo con la ruspa Taepyeong, un luogo dove 80.000 cani venivano uccisi ogni anno mediante elettrocuzione per il commercio di carne di cane.
Humane Society International (HSI) ha dichiarato – “Abbiamo compiuto sforzi costanti per chiudere il mattatoio di cani Taepyeong-dong attraverso indagini e facendo pressioni sulla provincia di Gyeonggi e su Seongnam”, – ha detto Hyunji Kim avvocato che si batte per i diritti degli animali della Corea.
“Si tratta del più grande, brutale e illegale macello per cani della Corea, Taepyeong-dong è noto per aver fornito enormi quantità di corpi di cani al vicino mercato tradizionale di Seongnam Moran”, -ha aggiunto l’attivista. “La sua demolizione è un evento storico e, si spera, potrebbe causare la chiusura di altri macelli illegali di cani in tutto il paese”.
In Corea del Sud i cani sono abitualmente allevati per il consumo umano. Ci sono dati contrastanti sul numero di cani, macelli e mercati allevati in tutto il paese, ma le stime contano circa due milioni di cani che vengono ancora detenuti in circa 17.000 strutture.

Taepyeong comprende sei macelli, cinque dei quali saranno demoliti immediatamente. Il permesso di distruggere il sesto edificio non è stato ancora concesso ma nel frattempo tutte le sue gabbie saranno distrutte e le attrezzature rimosse per non essere più operative, ha detto HSI in una nota.
La decisione di chiudere il mattatoio costruito illegalmente, è stata presa nel 2013 dal consiglio comunale che si è consultato con il mattatoio, i gruppi di attivisti animalisti e i residenti locali per la sua chiusura.
Il consiglio intende costruire un parco comunitario sul terreno dove c’era il macello, ha detto in una dichiarazione HSI.
Le vecchie attrezzature sono state lasciate intorno al macello abbandonato.
Gli attivisti hanno riferito di aver visto scene terrificanti al macello, tra cui una pila di cani morti abbandonati sul pavimento, attrezzature per elettrocuzione, coltelli e una macchina per la depilazione.


“Rabbrividisco nel pensare a quanti milioni di cani meravigliosi avranno incontrato il loro orribile destino in questo posto nel corso degli anni”, – ha detto Nara Kim, di HSI. “Era una macchia sulla città di Seongnam e siamo così contenti di vederlo spianato.”

La città di Moran era una volta il più grande mercato di carne di cane in Corea del Sud, secondo HSI, ma recentemente il numero di negozi di carne di cane è diminuito grazie agli sforzi delle autorità locali.
Sebbene le bancarelle dei mercati vendano ancora carne di cane, la chiusura del macello rappresenta una grande vittoria nello smantellamento del mercato di carne.
La chiusura di Taepyeong arriva in un momento in cui il consumo di carne di cane è in calo in Corea del Sud, in particolare tra i più giovani.
Un sondaggio condotto da Gallup Korea nel giugno 2018, mostra che il 70% dei sudcoreani afferma che in futuro non mangeranno mai più carne di cane.
Nell’aprile di quest’anno, un tribunale distrettuale di Bucheon ha multato un agricoltore per il massacro di animali illegale, stabilendo che il consumo di carne non era una giustificazione legale per uccidere i cani.
Ad agosto, Seoul City ha annunciato che non ci saranno più macelli per cani al mercato di Kyungdong a Dongdaemun dal prossimo anno.
Nello stesso mese, gli operatori di un macello illegale di cani sono stati processati per inquinamento idrico e l’ufficio del presidente Moon Jae-In si è impegnato a prendere in considerazione la possibilità di eliminare la definizione di cani e gatti come bestiame.

Ma il segretario presidenziale per l’agricoltura e la pesca, Choi Jae-kwan, ha citato un sondaggio indipendente del 2018 che stima che il 51,5% dei sudcoreani sia contrario all’idea di vietare la carne di cane mentre solo il 39,7% pensa che dovrebbe essere bannato. Se questo sondaggio è vero, c’è ancora molto da fare per sensibilizzare la popolazione.
Tuttavia, le cifre del governo mostrano un aumento di cani come animali da compagnia in Corea del Sud e una fiorente industria degli animali domestici. La proprietà è passata dal 17,9% nel 2012 al 28,1% nel 2017 e il numero di negozi di toelettatura per cani è raddoppiato da 2.015 nel 2012 a 4.670 nel 2016.
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