Dal 2 settembre al 31 dicembre: ecco l’elenco dei morti e dei feriti in pochi mesi di caccia

Da settembre scorso alla fine del 2018, le vittime dirette e indirette della caccia sono un vero e proprio bollettino di guerra. I dati sono sconvolgenti.

L’Associazione Vittime della Caccia, ha riportato i dati delle persone ferite e morte dal 2 settembre data di pre-apertura caccia al 31 Dicembre. “E’ troppo vago parlare di 5 mesi di caccia,” -precisa l’associazione- “ciò sarebbe valido solo considerando il bracconaggio, che non conosce regole, come anche l’arco di tempo “settembre/gennaio” risulta un parametro temporale valido per l’Ambito extravenatorio.”

“Nei dati raccolti si dispiega tutta la drammaticità, evidenziando l’impressionante e reale frequenza e gravità degli episodi: non solo a danno delle vittime della caccia,” – spiegano- “ma anche della fauna selvatica, gli habitat e gli animali domestici impallinati. C’è inoltre da tenere in considerazione che il nostro osservatorio rintraccia solo quanto arriva ai media ed ovviamente non rappresenta il fenomeno nella sua globalità.”

“Fin troppo parziali, come è comprensibile, invece i dati raccolti su bracconaggio e vittime animali, sia domestici, sia appartenenti alla fauna selvatica, per l’evidente sommerso che riguarda questi aspetti. Pertanto, i relativi dati sono assolutamente da considerarsi solo come la punta dell’iceberg.”

La raccolta dati esclude, per l’Ambito Venatorio ed Extravenatorio, tutti i casi con vittime umane che non siano causati da armi da caccia e cacciatori, cacciatori morti o feriti per cause come infarti, cadute, suicidi (salvo se minori di età) e vittime per armi da caccia impiegate dalla criminalità organizzata. I dati raccolti si dividono in Ambito venatorio e Ambito Extravenatorio. Il primo riguarda direttamente le azioni di caccia durante le uscite dei cacciatori, il secondo riguarda tutti i casi in cui sono stati usate le armi dei cacciatori/dai cacciatori contro persone estranee al mondo venatorio.

Cacciatori o bracconieri?

“Consideriamo cacciatori tutti coloro che esercitano attività venatoria (appare pleonastico ma è necessario chiarirlo), sia in regola con la legge che in violazione delle norme sulla caccia. Il cacciatore regolare e il cacciatore di frodo… cacciano entrambi, non vanno a fare jogging o altra attività! Molti bracconieri infatti, lo sono perché recidivi e quindi non più in possesso della licenza. Nella precedente stagione 2016/2017 il 79% dei cacciatori responsabili di reati venatori e contro la persona, risultavano essere detentori di licenza di caccia! Quindi, di cosa stiamo parlando?!”

DATI- VITTIME PER ARMI DA CACCIA – TOTALI DAL 1 SETTEMBRE AL 31 DICEMBRE 2018
AMBITO VENATORIO: 12 Morti e 44 feriti (di cui 2 bambini) 
= FERITI: 10 Non Cacciatori + 34 Cacciatori 
MORTI: 2 Non Cacciatori + 10 Cacciatori
AMBITO EXTRAVENATORIO: 4 Morti e 5 Feriti 
di cui 3 Morti e 3 Feriti Non Cacciatori

 ENTRAMBI GLI AMBITI: TOTALE 65 VITTIME: Morti 16 e 49 feriti 

Non Cacciatori Morti 5 e 13 feriti (2 minori)
Cacciatori Morti 11 e 36 feriti

LE PREAPERTURE – GLI INCENDI E LA SICCITA’

Nonostante i gravissimi problemi ambientali causati da un’estate drammaticamente fitta di incendi e devastante siccità in tutta la penisola, ben 16 regioni hanno deliberato per ulteriori giornate di preapertura, ignorando le raccomandazioni ISPRA per limitare l’attività venatoria a fronte di tali cause.

Le Regioni che hanno deliberato le preaperture:  

16 in tutto: Basilicata, 6 giornate in più;  Calabria, 3;  Campania, 5;  Emilia Romagna, 4;  Friuli Venezia Giulia, dal 2.09 al 16.09 (!);  Lazio, 2;  Lombardia, 4 (solo per Brescia);  Marche, 7;  Molise, 5; Piemonte, 7;  Puglia, 3;  Sardegna, 2;  Siclia, 5;  Toscana, 2;  Trentino Alto Adige, dal 2.09 al 16.09 (!); Umbria, 2; Veneto, 5. 

Dati – sintesi  Stagione venatoria 2017-2018  –  Vittime per armi da caccia/cacciatori

TOTALI

in entrambi gli Ambiti

Civili non cacciatori: 34 = 24 feriti e 10 morti
Cacciatori: 81 = 61 feriti e 20 morti < NB. DATO AGGIORNATO
3 i MINORI VITTIME: 2 feriti e 1 morto
Totale: 115 vittime per armi da caccia/cacciatori 

Cane colpito dal cacciatore. Foto Associazione Vittime della Caccia

MINORI E ARMI DA CACCIA, tre casi di VITTIME ma non solo :

“Nessun riguardo neppure per i bambini, nessuna cautela, nessun politicante che voglia realmente preoccuparsi dell’incolumità dei più piccoli da un uso improprio e criminale delle armi da caccia e da un’attività pericolosissima. Sparare vicino o contro un’abitazione non è perseguito penalmente (non è forse un deliberato attentato alla vita?!), bensì sanzionato con una multa amministrativa da € 206.”

“Condurre a caccia un ragazzino, attività implicitamente pericolosa, non prevede alcun divieto? Troppo spesso minori vengono coinvolti in azioni di caccia, come presenza attiva da battitore o altre mansioni. La stessa legge 157/92. all’art.12 recita: “comma 3. E’ considerato altresì esercizio venatorio il vagare o il soffermarsi con i mezzi destinati a tale scopo o in attitudine di ricerca della fauna selvatica o di attesa della medesima per abbatterla.”. Essendo la caccia vietata ai minori di 18 anni, come può essere tollerato e considerato lecito che un bambino – di fatto – la eserciti?”

Questi che seguono sono tre casi con vittime minori per armi da caccia, ma altri casi nella cronologia riportano di bambini a cui è stato affidato il fucile da un parente, hanno avuto accesso alle armi, che hanno loro stessi sparato emulando gli adulti, o bambini che hanno assistito a scene cruente o hanno rischiato di essere, per poco, colpiti a casa propria.

  • 19.settembre, San Varano (FC) – EMILIA R. – AMBITO VENATORIO
    Ferita bambina di 12 anni mentre era nel giardino di casa.
  • 08.gennaio, Galtellì (NU) – SARDEGNA – AMBITO EXTRAVENATORIO
    14enne suicida con un colpo di fucile da caccia del padre, il sindaco del paese.
  • 15 gennaio, Tavernole sul Mella (BS) – LOMBARDIA – AMBITO VENATORIO
    Impallinato 17enne alla gamba mentre si trovava in un capanno con due cacciatori adulti.

Ma un bambino non è vittima solo se colpito: lo è anche tutte le volte che viene coinvolto, in un modo o in un altro, ad assistere a scene di violenza, come i seguenti casi (vedi anche cronologia) di tragedie sfiorate:

  • 15 settembre: Il pallone finisce nel suo giardino, un 67enne spara a due ragazzini: tentato omicidio;
  • 30 settembre: Casa “crivellata” dai cacciatori a Codognè. «Paura per i nostri bambini». La scarica di pallini ha perforato anche la tenda della cameretta dove dormono i piccoli;
  • 1 ottobre: Sarzana – Caccia vicino alle case, scoppia la lite con un abitante e gli spara a bruciapelo. Grave 47enne colpito all’addome. “Gli ha sparato davanti ai bimbi”;
  • 4 ottobre: Esplode un colpo dal fucile, tredicenne uccide la nonna, l’arma appartiene al padre appena rientrato da una battuta di caccia;
  • 16 ottobre: Cacciatori sparano in direzione delle abitazioni. L’allarme lanciato da un bambino che giocava nel cortile di casa;
  • 20 ottobre: 17enne provoca incendio facendo scoppiare dei petardi con l’intenzione di indirizzare i volatili impauriti verso i fucili del padre cacciatore;
  • 28 ottobre: Cacciatore 68enne lascia il fucile a un ragazzino di 15 anni, durante una battuta di caccia;
  • 1 novembre: Spari nel bosco con il fucile di papà. 14enne si divertiva con alcuni amici vicino a un sentiero frequentato da escursionisti e passeggiatori;
  • 3 novembre: A caccia con un bambino di circa 10 anni, sparando ad un cinghiale a pochi metri dalle case;
  • 6 novembre: Orrore alla fermata dell’autobus: un lupo ucciso ed impiccato alla pensilina, scoperto da alcuni ragazzini alla fermata del bus per andare a scuola;
  • 12 novembre: Cacciatore 70enne punta ai fagiani ma centra la camera di due bambini di 5 e 3 anni in una casa di campagna;
  • 3 dicembre: Anziano cacciatore durante una battuta lascia il fucile carico nelle mani del nipote 15enne;
  • 8 gennaio: A caccia con papà abbatte merli. Denuncia e sequestro del fucile;
  • 15 gennaio: Paura nel parco giochi, in centro di Cisano. Bambino trova cartuccia inesplosa.

Animali domestici

Appare praticamente impossibile dare un quadro reale degli animali domestici e della fauna selvatica illegalmente cacciata, vittime delle armi da caccia. Quelli che seguono nella cronologia sono soltanto i casi che abbiamo rintracciato dalla stampa, che a loro volta rappresentano soltanto quei casi rinvenuti, denunciati e arrivati alle cronache. Molti di loro, tra l’altro, si trovavano nel giardino di casa o con i proprietari.

Uno dei cani feriti dai cacciatori. Foto associazione Vittime della caccia.

Per non dimenticare, di seguito i nomi di alcuni animali domestici che in questa stagione venatoria sono stati uccisi, torturati, feriti, abusati da menti avvelenate dalla cattiveria: Rocky, Lampo, Selvaggia, Asso, Balù, SenzaNome, Meow, Shiro, Fabietto, Keya, Lucky, Cico, Roccia, Giri, Nebbia, Thor, Freccia e di quanti ancora non si saprà mai nulla.

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