Covid-19, il fenomeno abbandoni di migliaia di cani è una bufala lanciata in rete da Aidaa

Le migliaia di abbandoni di cani, non sarebbero reali. Si tratterebbe di una bufala messa in rete da un'associazione non sempre affidabile e divulgata purtroppo da quotidiani attendibili.

In questo periodo già provato da una dura guerra contro un nemico invisibile, il Covid-19, in rete è scoppiata la challenge “io non ti contagio” e “io non ti abbandono” ma gira anche voce che ad inventarsi le migliaia di abbandoni come riporta Il Secolo XIX, potrebbe essere stata una fake news

Il numero di 200 cani abbandonati al giorno è surreale

La redazione del noto quotidiano, ha interrogato i responsabili di diversi canili d’Italia e incrociato le risposte anche con i dati messi a disposizione dal centralino di emergenza attivato dalla Lav per verificare quanto diffuso da Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali Ambiente) ovvero un aumento degli abbandoni che sarebbe impressionante rispetto alla media nazionale su anno di questo orribile fenomeno (secondo Aidaa sarebbero duemila i cani abbandonati, una media di 200 al giorno). Ma dalle verifiche effettuate non è emersa alcuna evidenza.

Il cancan mediatico sarebbe partito inizialmente da un cane di Hong Kong tampone eseguito sul cane di un paziente affetto da coronavirus. L’esito del Dipartimento dell’Agricoltura, della Pesca e della Conservazione (AFCD) di Hong Kong, chiarì che il cane risultò lievemente positivo nella cavità orale e in quella nasale risultò asintomatico.

Secondo  Giovanni Maga, Direttore dell’Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pavia, in quel caso, il coronavirus, ha semplicemente   aderito alla mucosa nasale del cane dopo un contatto ravvicinato con il suo padrone infetto, senza tuttavia contagiarlo. Per la federazione nazionale ordini veterinari (Fnovi), – “Non significa assolutamente nulla in termini di diagnostica virologica. Non vi è nessuna evidenza scientifica di un trasferimento dell’infezione da uomo a cane, men che meno da cane a uomo – spiegano – La presenza di tracce di virus nell’animale potrebbe essere del tutto casuale e dovuta al suo semplice contatto con il proprietario.”

Ma l’allarme abbandoni, è praticamente esploso quando è stato fatto girare, ripreso anche da diversi media considerati attendibili, un comunicato di Aidaa,  associazione già protagonista di numerose bufale segnalate da diversi siti di debunking. Nella nota diffusa, come si scriveva, si parla di «duemila cani abbandonati a causa del coronavirus, con una media di cento casi al giorno». 

Il Secolo XIX, ha quindi verificato i numeri dati da Aidaa ma da Nord a Sud il messaggio dei responsabili di strutture comunali o private e dei volontari di diverse associazioni è stato uno solo: “non ci sono picchi di abbandoni, ad eccezione di due regioni: il Piemonte e la Sardegna di cui diremo in seguito. In queste realtà si può però parlare di “timore” e non ancora di un fenomeno di caso effettivo.” 

 

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