Le autorità di Hong Kong hanno dichiarato che uccideranno circa 2.000 piccoli animali, tra cincillà e criceti. Il dipendente di un negozio di animali è stato trovato positivo al covid-19 ma non è comprovato che siano stati proprio gli undici criceti trovati anch’essi positivi ad aver contagiato il negoziante.
Le misure che ha intenzione di intraprendere la Cina per arginare i contagi sono come sempre drastiche. Tutti i negozianti dovranno interrompere la vendita di criceti, cincillà e l’importazione di piccoli mammiferi. Come misura precauzionale, i clienti che hanno acquistato criceti dal negozio dopo il 7 gennaio saranno rintracciati e saranno soggetti a quarantena obbligatoria. Inoltre tutti i cittadini di Hong Kong dovranno consegnare i loro criceti alle autorità che chiuderanno nei sacchi un totale di 2.000 piccoli mammiferi.
I clienti che hanno acquistato criceti a Hong Kong dal 22 dicembre saranno soggetti a tamponi obbligatori e dovranno stare in isolamento fino a quando i loro test non saranno risultati negativi. Se i loro criceti risultano positivi, saranno sottoposti a quarantena.
La Società di Hong Kong per la prevenzione della crudeltà verso gli animali si è detta “scioccata e preoccupata” per la decisione di uccidere gli animali e ha esortato il governo a non “intraprendere alcuna azione drastica e di rivedere una decisione così estrema”.
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