Sono stati resi pubblici dei filmati sconvolgenti di residenti che chiedono di risparmiare la vita dei loro amati compagni mentre gli squadroni della morte camminano per le strade con le armi in pugno. Il timore che gli animali domestici siano in grado di diffondere la malattia è emerso il mese scorso dopo che un docente di una università ha affermato che gli animali dovevano essere messi in quarantena. Tuttavia, l’Organizzazione mondiale della sanità ha respinto le affermazioni sostenendo che non vi sono prove che il virus venga trasmesso agli animali domestici da esseri umani infetti. Ma i funzionari cinesi continuano a uccidere i cani per la paura del coronavirus.
Bussano alle porte e si fanno consegnare i cani da uccidere
Secondo quanto riportato dal quotidiano METRO, gli ufficiali della comunità nella provincia del Sichuan bussano alle porte e ordinano agli abitanti del villaggio di consegnare i loro animali domestici. Nanchong Missing Animal Aid Group, ha affermato che gli animali sono stati uccisi direttamente sulla strada in pieno giorno. Un’immagine angosciante del gruppo pubblicata sui social media, mostra un certo numero di animali insanguinati che giacciono sul retro di un camion.
In un’altro video clip del gruppo, si vede un ufficiale che indossa una maschera e tocca un cane ormai senza vita ai bordi della strada. Altre immagini mostrano i lavoratori che colpiscono i cani con bastoni di legno fino a farli morire.
Il gruppo PETA per i diritti degli animali, ha dichiarato – “I cani in Cina sono esposti ad ogni sorta di orrore, dalle industrie della carne di cane e della pelle, alle attuali azioni nefande sul coronavirus. E’ solo una nuova scusa per compiere ulteriori abusi sugli animali?”– si è chiede PETA. “Gli atti violenti come questo non affrontano il problema di salute pubblica, ma causano solo più conflitti nella società.” I funzionari della zona hanno negato le accuse fatte dagli attivisti per i diritti degli animali, affermando che gli unici animali morti sono quelli uccisi su volere dei residenti locali.
Il video scioccante è comparso dopo che alle persone che vivono a Hubei, la provincia dell’epicentro della crisi del coronavirus, è stato ordinato di “far sparire” i loro animali domestici entro cinque giorni. Ai residenti è stato anche vietato di far uscire gli animali dalle loro case e ha avvertito che qualsiasi cane scoperto vagare, sarebbe stato catturato, ucciso e seppellito sul posto.
Avvisi simili sono in vigore anche a Pechino, Tianjin, Shandong, Hebei e Shanghai. L’allerta è stato diramato dopo che il professor Li Lanjuan, un membro anziano della Commissione Sanitaria Nazionale della Cina, ha avvertito che gli animali domestici dovevano essere messi in quarantena se a stretto contatto con un malato di coronavirus. Tuttavia, l’Organizzazione mondiale della sanità ha respinto tali affermazioni dicendo: “Al momento, non vi sono prove che gli animali domestici come cani o gatti, possano essere infettati dal coronavirus”.
La malattia, ora ribattezzata Covid-19, ha ucciso oltre 2.300 persone e ne ha infettate oltre 77.600. Il virus proveniente dai mercati alimentari di Wuhan, nella provincia di Hubei, ora si è diffuso in 27 paesi in tutto il mondo. Il dott. Peter Li, specialista in politica cinese presso il SUO, ha dichiarato – “Questo non è l’approccio giusto da parte delle autorità locali in Cina di far fronte alla crisi nazionale la cui causa può essere imputata al commercio fuori controllo della fauna selvatica cinese”.
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