Chiude il macello di cani cambogiano che ha ucciso più di un milione di cani per il consumo di carne

Il più grande macello di carne di cane della Cambogia, ha chiuso un giorno fa.

Dopo l’aumento delle richieste di porre fine al commercio di carne di cane, finalmente un macello cambogiano sta per chiudere i battenti. Ouk Mol, il proprietario, è stanco delle critiche e conferma che il macello per cani ha ucciso più di un milione di cani dall’apertura nell’anno 1995.

Secondo il gruppo per i diritti degli animali Four Paws, la Cambogia massacra dai 2 ai 3 milioni di cani all’anno, e vende la carne degli animali ​​in più di 100 ristoranti di carne di cane a Phnom Penh, la sua capitale.

Il signor Mol è responsabile di tutte le forniture a Phnom Penh, ma dice che non ucciderà più cani perché stanco della crescente pressione da parte dei gruppi per i diritti degli animali ma anche delle persone comuni che amano i cani e che lo hanno insultato. L’uomo è un ex soldato di 50 anni ha commentato la sua scelta ai giornalisti locali – “Voglio lasciare l’attività perché sto invecchiando e molte persone mi hanno criticato per il commercio di carne di cane.”

All’uomo è stato offerto un sostegno finanziario da Four Paws per aprire un negozio di alimentari se avesse chiuso il suo macello. Mol ha quindi deciso di  con la moglie Sao Phally, di aprire la nuova attività.

“Eravamo sempre preoccupati per la negatività che ci sentivamo addosso a causa delle nostre uccisioni. La gente ci guardava male.”

Il macello, che utilizza i tini per annegare i cani e le lame per rimuovere la loro pelliccia, ha massacrato fino a 200 cani al giorno.  Da ieri, l’azienda ha chiuso, i cani restanti sono stati dati in affido agli enti di beneficenza che si sono occupati della riabilitazione e della gestione delle future adozioni a livello internazionale.

Phnom Penh è la seconda città della Cambogia pressata dalle crescenti richieste di chiudere il commercio di carne di cane, poiché Siem Reap ha vietato il commercio lo scorso anno, una vittoria per i gruppi per i diritti degli animali. Fino al 2020, Siem Reap, la più grande città turistica della Cambogia, era conosciuta come il “fulcro” del commercio di carne di cane.

Nonostante gli sforzi della Cambogia per iniziare a chiudere il suo commercio di carne di cane, non è l’unico paese asiatico che propone il cane come alimento da consumare. Il consumo di carne di cane in Vietnam è più popolare che in Cambogia, il che dimostra che l’industria ha una lunga strada da percorrere per quanto riguarda il rispetto dei diritti degli animali.

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