“Cani di Plastica”: Sabrina Giannini smaschera il mondo degli allevatori di cani e delle mostre canine

Cani di razza venduti malati, false certificazioni e maltrattamenti nelle mostre canine. Sabrina Giannini nella puntata di "Indovina chi viene a cena", scopre il vaso di Pandora.

Cani di razza venduti con patologie ereditarie genetiche ma che gli allevatori nascondono per ovvio interesse di denaro. Parte così la puntata shock di Sabrina Giannini nell’ultima puntata di Indovina Chi viene a cena andata in onda su RAI 3 dal titolo “Cani di Plastica”.

Si parla degli eccessi di selezione per cani affetti da nanismo o gigantismo e di quelli con i musi schiacciati ma gli eccessi nelle mostre vincono e il business dell’apparenza si aggiunge a quello delle vendite dei cani considerati preziosi.

Nelle gare i cani partecipano a maratone espositive che durano anche 4 giorni, sottoposti a delle vere e proprie torture: costretti a toelettature continue, all’immobilità e a farsi spalmare oli, polveri correttive e a prodotti di ogni genere. E vanno in finale di gara anche i cani con sindrome brachicefala per molti considerata normale.

Immagine Facebook

L’Associazione Veterinari inglesi ha fatto una dichiarazione shock che mira a disincentivare i cani con il muso schiacciato. Le loro vie respiratorie sono compresse e faticano moltissimo a respirare, spesso hanno allergie della pelle. Il respiro affannoso non è normale ma è comune pensare che lo sia. Stop al maltrattamento genetico, è l’appello dei veterinari inglesi. Per la riproduzione di questi cani, è necessario fare partorire le femmine con taglio cesareo programmato perchè in modo naturale, potrebbero perdere la vita. Gli allevatori ammettono che dopo tre cesari la vita di una fattrice bulldog inglese non fa una bella fine.

La Giannini si addentra nel mondo degli allevatori che pur di vendere fanno accoppiare anche cani consanguinei. Per non parlare dei trafficanti che fanno arrivare in Italia migliaia di cuccioli stipati in furgoni o nei bagagliai dell’auto, ovviamente sotto l’età consentita dalla legge, imbottiti di antibiotici e infestati dai parassiti. Dall’Italia poi il commercio è facile, specie in questo periodo prenatalizio, internet apre una vetrina infinita di scelte. Ma chi si porta un cane a casa ne avrà da spendere in cure per tutta la vita ma sarà contento di avere una certificazione falsa non fornita dall’ENCI, l’unico ente autorizzato da un decreto ministeriale a rilasciare il pedigree.

In Italia le fabbriche di cani sbucano ovunque, si possono vendere anche cani in vetrina come merci, tutto è permesso. In provincia di Milano è stato sequestrato un allevamento tre anni fa per maltrattamento ma proprio qualche giorno fa, spiega la Giannini, la struttura è stata riaperta su concessione del Giudice.

“Vi salutiamo con un suggerimento per un regalo di Natale,” si legge sulla pagina Facebook di Indovina chi viene a cena, “la riconoscenza di un cane che vi aspetta in un canile, una prigione. La riconoscenza di un cane randagio appena salvato dalla strada.” Qui trovate la puntata per intero, assolutamente da vedere.

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