Cane di un cacciatore entra in un giardino privato dove c’è un pitbull: l’uomo spara al cane e lo uccide

Il cacciatore dopo aver ucciso il cane della donna ha puntato il fucile verso di lei e ha tirato. Per fortuna ha colpito un cartello.

Immagine Facebook

Venezia – Il racconto riportato dall’associazione Commissione Tutela Diritti Animali di Rovigo è sconvolgente. “Quello che è successo pochi giorni fa in una piccola località di Cavarzere in provincia di Venezia, ha veramente dell’incredibile” – scrivono su Facebook.

“Ho parlato poc’anzi con la signora, vittima di questo atto di crudeltà e violenza inaudita e ingiustificabile – racconta un portavoce del CTDA – la signora è distrutta.
“Mi ha raccontato, piangendo, che non dorme la notte rivivendo la scena che ha visto questo cacciatore sparare al suo amato Tyson e puntarle lo stesso fucile contro offendendola e minacciandola di morte.”

Pochi giorni fa il cane di un cacciatore, che ovviamente non ha nessuna colpa, si è introdotto nel giardino della casa della signora. Alla vista di Tyson, i due cani, hanno iniziato a rincorrersi. Immediatamente la signora ha cercato di recuperare il suo cane ma è stata bloccata dall’uomo che, rivolgendole contro il fucile, ha iniziato ad insultarla pesantemente. All’improvviso, invece di cercare di recuperare il suo cane, ha rivolto il fucile contro Tyson uccidendolo senza pietà.

Non contento, lo stesso, ha continuato ad infierire sulla signora sotto shock imbracciando di nuovo il fucile contro di lei e sparando un secondo colpo che ha colpito fortunatamente il cartello appeso al cancello. La Commissione Tutela Diritti Animali Rovigo si è messa a disposizione della signora per offrirle assistenza morale e legale. È già stata inoltrata denuncia.

“Questi fatti non possono più essere tollerati. Le armi non sono giocattoli e un cane non può essere ucciso in questo modo mentre gioca sereno nel giardino di casa.
Tyson era stato adottato dalla signora perché non finisse in canile ed ha trovato la morte a casa sua dove viveva sereno. Cosa dire di più??? Siamo scioccati, increduli e provati da questi atti di ordinaria follia. Non è il primo caso e non sarà l’ultimo purtroppo. Chi si macchia di questi atti va condannato e, mi permetto di aggiungere, curato.”

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