Cambiamento climatico senza freni, gli scienziati dell’IPCC: le temperature aumenteranno sempre più

L’ultimo studio pubblicato ieri dal gruppo di lavoro costituito da 195 scienziati dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), l’organismo delle Nazioni Unite per la valutazione della scienza relativa al cambiamento climatico è allarmante. Molti dei cambiamenti osservati nel clima sono senza precedenti da migliaia, se non centinaia di migliaia di anni, e alcuni dei cambiamenti già messi in moto, come il continuo innalzamento del livello del mare, sono irreversibili.

Tuttavia, riduzioni forti e durature delle emissioni di anidride carbonica (CO 2 ) e di altri gas a effetto serra, limiterebbero il cambiamento climatico. E se i benefici per la qualità dell’aria arriverebbero rapidamente, potrebbero volerci 20-30 anni prima che le temperature globali si stabilizzino.

Riscaldamento senza freni

Il rapporto sul clima fornisce nuove stime sul rischio di superare il livello di riscaldamento globale di 1,5°C nei prossimi decenni, a meno che non ci siano riduzioni immediate, rapide e su larga scala delle emissioni di gas serra. Diversamente limitare il riscaldamento a circa 1,5°C o anche 2°C sarà un obiettivo ormai irraggiungibile.

Secondo lo studio, con un valore di 1,5°C di riscaldamento globale, ci saranno ondate di calore crescenti, stagioni calde più lunghe e stagioni fredde più brevi. A 2°C di riscaldamento globale, gli estremi di calore raggiungerebbero più spesso soglie di tolleranza critiche per l’agricoltura e la salute.

Ma non si tratta solo di temperatura. Il cambiamento climatico sta portando molteplici cambiamenti in diverse aree del pianeta che aumenteranno tutti con l’ulteriore riscaldamento. Queste includono cambiamenti su umidità siccità, venti, neve e ghiaccio, su aree costiere e oceani. Per esempio:

  • Il cambiamento climatico sta intensificando il ciclo dell’acqua. Ciò comporta precipitazioni più intense e relative inondazioni, nonché siccità più intense.
  • Il cambiamento climatico sta influenzando anche la pioggia. Ad alte latitudini, è probabile che le precipitazioni aumentino, invece si prevede che diminuiscano su gran parte delle zone subtropicali. 
  • Le aree costiere vedranno un continuo innalzamento del livello del mare per tutto il 21° secolo, contribuendo a inondazioni costiere più frequenti e gravi nelle aree basse con fenomeni di erosione costiera. Eventi estremi del livello del mare che in precedenza si verificavano una volta ogni 100 anni potrebbero verificarsi ogni anno.
  • Un ulteriore riscaldamento amplificherà lo scongelamento del permafrost e la perdita della copertura nevosa stagionale, lo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte glaciali e la perdita del ghiaccio marino artico estivo.
  • I cambiamenti nell’oceano, compreso il riscaldamento, le ondate di calore marine, l’acidificazione degli oceani e la riduzione dei livelli di ossigeno sono tutte state provocate dall’uomo. Questi cambiamenti influenzano sia gli ecosistemi oceanici che le persone che fanno affidamento su di essi e continueranno almeno per il resto di questo secolo.
  • Per le città, alcuni aspetti del cambiamento climatico saranno amplificati, tra cui il caldo (dato che le aree urbane sono generalmente più calde dell’ambiente circostante), le inondazioni dovute a forti precipitazioni e l’innalzamento del livello del mare nelle città costiere.

 

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