Cagnolina ustionata in Calabria, è stata salvata ma ha perso un occhio

Qualcuno le ha versato dell'acido sul suo corpo intenzionalmente per farla soffrire e morire. La cucciola di soli otto mesi, ha perso un occhio.

Cosenza – E’ stata chiamata Giulia, la cagnolina salvata da una volontaria che presentava ustioni gravissime su tutto il corpo. Giulia è stata recuperata a Santa Caterina Albanese da una volontaria della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente. Lo rende noto la deputata Michela Vittoria Brambilla, presidente della onlus e del Movimento Animalista.

“Allertata da alcuni residenti” – racconta Brambilla – “la nostra volontaria si è trovata davanti ad uno spettacolo raccapricciante: il corpo della cucciola, di circa 7-8 mesi e in evidente stato di grave debilitazione, era martoriato da ampie ustioni, all’apparenza provocate da una sostanza corrosiva, molto probabilmente versata apposta.”

Questa, almeno, la prima impressione di chi ha potuto esaminare lo scempio. Indagini più approfondite sono in corso nella clinica veterinaria dove Giulia è stata portata in tutta fretta per cercare di salvarle la vita. Al momento è fuori pericolo, ma ha perso un occhio.

“Al netto della buona volontà dimostrata da alcuni amministratori, nel caso specifico infatti le autorità sono intervenute” – prosegue Brambilla – “è evidente che, in assenza di seri programmi per il censimento e la sterilizzazione dei cani vaganti sul territorio, il fenomeno del randagismo è destinato ad esplodere e con esso intolleranza e crudeltà.

Oltre a spendere bene il milione di euro che il nostro Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali ha ottenuto durante la discussione della Legge di stabilità per rifinanziare la lotta al randagismo, oltre a vigilare più attentamente sulla gestione del fenomeno da parte delle Regioni, governo e maggioranza devono passare dalle chiacchiere ai fatti, approvando, per esempio, la mia proposta di legge che inasprisce le sanzioni per maltrattamento e uccisione di animali ed attende da mesi l’esame in commissione Giustizia” – ha concluso la Brambilla.

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