Cacciatori di trofei britannici uccidono più di cento Pulcinelle di mare e si scattano i selfie con le vittime

    I cacciatori di trofei britannici hanno pagato per sparare ad oltre 100 pulcinelle di mare durante una sola folle battuta di caccia omicida. Il tutto per portare le carcasse nel Regno Unito.

    I viaggi in Islanda sono molto quotati dai cacciatori di trofei e il motivo è presto detto. Nella nazione nordica è legale cacciare le pulcinelle di mare (nome scientifico fratercula arctica), anche se sono state classificate come specie in pericolo nel 2018. Dopo aver pagato 3.000 dollari, dei cacciatori di trofei britannici si sono portati a casa tutti gli uccelli che gli sono capitati a tiro, circo un centinaio anche se è difficile capire cosa se ne facciano di un numero così spropositato.

    Gli attivisti che si battono ber vietare la caccia ai trofei, hanno pubblicato le foto dei cacciatori in posa con un centinaio di pulcinelle di mare morte. Dopo questa macabra battuta di caccia, le associazioni per il benessere animale, stanno invitando la segretaria all’ambiente Theresa Villiers a vietare l’importazione di trofei di pulcinelle di mare dette anche puffini. Il portavoce Eduardo Goncalves ha detto al Sunday Telegraph : “Il puffino è ora in pericolo di estinzione e la caccia incontrollata è stata identificata come la causa principale di questa perdita.”

    “E’ necessario che venga imposta immediatamente una moratoria prima che sia troppo tardi. I puffini sono uno degli uccelli più amati al mondo. Le persone viaggiano per il mondo per fotografarli ma ora sembra che i cacciatori di trofei girino il mondo per sparare anche a loro.”

    “Gli scienziati affermano che le pulcinelle di mare  stanno vivendo un momento tragico. Le popolazioni stanno diminuendo e ormai sono pochissimi quelli che riescono ad arrivare sulle coste britanniche. L’ultima cosa di cui hanno bisogno è che i cacciatori di trofei ne uccidano in gran numero solo per puro divertimento. La Gran Bretagna dovrebbe applicare un divieto totale all’importazione di trofei di caccia. Non dovremmo avere nulla a che fare con questo disgustoso cosiddetto “sport” e dovremmo fare tutto il possibile per far si che rimanga solo un brutto capitolo della storia “.

    Goncalves ha anche invitato il CITES, l’organismo internazionale che regolamenta il commercio degli animali, ad aggiungere le pulcinelle di mare al suo elenco di specie protette proprio in occasione della conferenza che si terrà il mese prossimo. Le cifre mostrano che la popolazione dei puffini islandesi è crollata da sette a 5,4 milioni in appena un decennio. E l’isola scozzese di Fair,  ha visto precipitare la sua popolazione di puffini da 20.000 uccelli a soli 10.000 uccelli negli ultimi 30 anni. Il Regno Unito ospita circa 600.000 puffini, equivalenti a un decimo della popolazione mondiale.

    Sir Roger Gale, presidente del Conservative Animal Welfare Foundation, ha bocciato la pratica. Ha detto al Telegraph: “Personalmente considero l’intera pratica orribile. Sono convinto che la caccia ai trofei non sia da fare per nessuna specie ma non credo che ci siano scuse per quest’ultima. In occasione del consiglio d’Europa in qualità di rappresentante della delegazione del Regno Unito, discuterò della questione con i due rappresentati islandesi per vedere se si potrà fare qualcosa per fermare lo sterminio in Islanda. 

    “Credo sarebbe molto più conveniente per il paese promuovere il turismo che vuole la conservazione della specie piuttosto che dare sostegno ai cacciatori di trofei.”

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