Cacciatori di Biella e il selfie della vergogna: tutti ammassati dietro un esercito di cinghiali morti

Biella – Una strage di cinghiali esibiti come trofei sull’asfalto.
“I cacciatori possono fare assembramenti, anche senza mascherina, e alle persone per bene invece non è permesso neppure abbracciare i propri cari”. E’ una delle tante proteste che ha scatenato nel web la foto dei cacciatori Biellesi che si sono immortalati in posa dietro ad un esercito di cinghiali abbattuti. Nella foto si contano 37 animali ammazzati. Un numero che fa paura per l’efferatezza delle uccisioni messe in atto in un solo giorno. 
 
I cacciatori hanno esultato per la grossa battuta di caccia in barba alle norme di sicurezza contro il coronavirus. Nello scatto della vergogna si possono notare gli appassionati dell’attività venatoria, tutti vicini, vicini, alcuni con la mascherina abbassata, altri addirittura senza. 
L’immagine è stata pubblicata da un cacciatore del gruppo che ha voluto condividere il suo “orgoglio”: la foto del bottino di una battuta di caccia avvenuta, nei giorni scorsi, in alta Valessera, nel Biellese, in località Veglio.
Le associazioni animaliste sperano in una sanzione amministrativa per la violazione delle norme sulla protezione contro il COVID-19. Ma intanto i cacciatori si indignano per una polemica inutile fatta proprio in periodo di Natale. Perché evidentemente a Natale siamo tutti più buoni, anche chi uccide!

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