Cacciatore spara alla lepre ma colpisce tre braccianti che lavoravano nei campi

Tre persone sono state colpite a braccia, testa e gambe mentre raccoglievano i kiwi

Ravenna- Ha sparato a quello che secondo lui poteva essere una lepre nascosta oltre i cespugli ma i pallini hanno però finito per colpire tre braccianti in quel momento al lavoro. L’incidente di caccia è stato riportato dal Resto del Carlino ed è accaduto giovedì mattina nelle campagne faentine che da una parte è costato la denuncia a piede libero a un cacciatore ultrasessantenne residente nella Repubblica di San Marino. E dall’altra un passaggio in pronto soccorso a tre braccianti impiegati nella raccolta del kiwi. Si tratta di un 40enne di Castel San Pietro Terme, di una 44enne di Fontanelice e di un 49enne di Imola. Tra di loro c’è chi si è ritrovato i pallini conficcati nelle gambe (poi estratti dai medici) e chi con ferite alle braccia o alla testa per prognosi iniziali che vanno da un paio di giorni a una settimana.

L’incidente si è verificato a metà mattinata quando, durante una battuta venatoria, il cacciatore sospettato, avrebbe esploso un paio di colpi all’indirizzo dell’animale, investendo però i tre lavoratori indaffarati a poca distanza tra gli alberi. L’uomo probabilmente non si è accorto del tiro maldestro: tanto che quando i tre gli sono andati incontro per lamentarsi, sono seguiti momenti di tensione tanto più che l’ultrasessantenne reggeva in mano ancora la doppietta. In seguito i carabinieri della Stazione di Borgo Urbecco hanno identificato tutti i presenti avviando le necessarie verifiche.

Sul cacciatore si sono quindi materializzate altre grane, stavolta di natura amministrativa: perché cacciata a distanza ritenuta non sufficiente dalle persone; perché non aveva compilato l’apposito tesserino regionale in merito a quella battuta di caccia e perché non aveva recuperato i bossoli dei colpi sparati. Inevitabile che sia il fucile che la licenza gli siano stati sequestrati in attesa di fare completa luce sull’accaduto.

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