Cacciatore punta il fucile sui ragazzi down in gita: “o ve ne andate o sparo”

I ragazzi alzano le braccia in segno di resa (foto: La Tribuna di Treviso)
I ragazzi alzano le braccia in segno di resa (foto: La Tribuna di Treviso)

Mareno di Piave (TV) -Sono dovuti arrivare i carabinieri per calmare l’ira dei cacciatori e anche il colpo in canna del fucile di uno di loro puntato sui diversamente abili.

Incivile e squallido il comportamento di uno di loro, nei confronti di un gruppo di ragazzi down accompagnati dagli educatori con dei quad, per quella che doveva essere una serena giornata di festa con pic-nic in campagna, a Villa Paoletti.

La giornata era stata organizzata da tempo dagli educatori dell’Associazione italiana persone down, con il consenso dei proprietari terrieri.
I cacciatori però avevano in mente di fare ben altra festa a lepri e fagiani della zona. Hanno manifestato il loro disappunto per il disturbo se pur involontario dei ragazzi, veramente in malo modo.

«Dovete andare via. Non mi interessa quello che state facendo: o andate via o vi sparo. Voglio vedere se poi non ve ne andate» -ha detto un uomo con la doppietta puntata sui ragazzi.
Prima ha detto loro che dovevano sparire poi li ha insultati. E alla fine, tenendo sempre in braccio la doppietta con il colpo in canna, ha minacciato di scaricargli addosso l’intero caricatore.

Questo l’incredibile epilogo della discussione nata domenica nella campagne di Mareno di Piave, in provincia di Treviso, tra un cacciatore e gli educatori.
Un comportamento eccessivo se teniamo conto che il terreno non è di loro proprietà e nessuno dovrebbe intimare a nessuno, di andarsene da una proprietà altrui, specie se i protagonisti sono i più deboli.

E’ stato a questo punto che gli educatori, preoccupati per la brutta piega che stava prendendo la vicenda, hanno allertato i carabinieri che giunti sul luogo, non hanno più trovato i cacciatori che si sono dileguati in gran fretta per non farsi identificare.
Tipico no? Il cacciatore dicevamo nella nostra pagina facebook, affronta i più deboli con vigliaccheria, o scappa o spara.

Il capo della segreteria nazionale, Enrico Rizzi, ha telefonato alla coordinatrice dell’associazione AIPD di Treviso, Elina Pin, non solo per esprimere solidarietà ma per mettere a disposizione l’ufficio legale del PAE per un’eventuale denuncia contro i responsabili. “Faccio l’appello ai Carabinieri affinché intensifichino le indagini atte ad individuare il cacciatore ed assicurarlo alla giustizia. Un individuo così pericoloso non può circolare liberamente con un arma in mano deve essere immediatamente revocata la licenza da caccia”.

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