I guardiões da Amazônia pattugliano le foreste per impedire ai taglialegna illegali di invadere i territori indigeni e, dopo averli bloccati e aver distrutto le loro attrezzature, li scacciano. “E’ un lavoro molto pericoloso – sottolinea Survival – sono già stati uccisi cinque Guardiani e i loro leader ricevono continue minacce di morte”.
Pochi giorni fa Zezico Guajajara, un indigeno guardiano dell’Amazzonia, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. La sua uccisione arriva a meno di cinque mesi dall’omicidio di un altro guardiano , Paulo Paulino Guajajara.
Le circostanze della morte di Zezico sono ancora poco chiare ma è certo che tutti i Guardiani sono stati colpiti senza pietà da potenti mafie del legname che sfruttano illegalmente i preziosi legni duri nel territorio indigeno di Arariboia, che ospita sia gli indigeni Guajajara che i membri della tribù Awá .
I Guardiani pattugliano la foresta, e accerchiano i taglialegna illegali mandandoli via. È un lavoro molto pericoloso: cinque Guardiani sono stati uccisi e i loro leader ricevono continue minacce di morte.
Il coordinatore dei Guardiani, Olimpio Guajajara, in una dichiarazione ufficiale ha detto: “Abbiamo perso un altro compagno guerriero, un uomo che ha difeso la vita. Abbiamo il cuore spezzato. Stiamo piangendo la sua morte. Proteggiamo la foresta per tutta l’umanità, ma potenti forze sono pronte ad ucciderci. Perché deve essere così? Chissà chi di noi sarà il prossimo. L’attuale governo è brutale e il suo razzismo sta incoraggiando una maggiore violenza contro di noi. Abbiamo capito che qui regna l’impunità, ma vogliamo che sia fatta giustizia e vogliamo che le persone in tutto il mondo siano con noi “.
Abbattitori, allevatori, minatori e altri, hanno dato i loro voti al presidente Bolsonaro , che vuole allargare lo sfruttamento dei territori indigeni e ha incoraggiato attivamente gli invasori della terra.
LASCIA UN COMMENTO