Brasile, scimmia ragno che viveva incatenata e costretta a fumare per 20 anni il narghilè è stata salvata

Viveva incatenata da più di 20 anni la scimmia ragno salvata dalle autorità del Brasile in un fondo agricolo di proprietà a Cuiabá, nel Mato Grosso. Qualche giorno fa, la scimmia è stata portata all’Ospedale Veterinario della Università Federale Mato Grosso, dove è stata  sottoposta a riabilitazione e non appena si riprenderà verrà portata in un santuario.

Secondo il capo della polizia Getúlio Daniel, il proprietario del terreno in cui si trovava la scimmia, è ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti dell’animale. Prima del salvataggio girava in internet un video registrato da un giovane è diventato presto virale in cui si vedeva la scimmia costretta a bere alcolici. I medici dicono che l’animale rimarrà isolato per un po’ e prima di essere trasferito in un santuario.

La sfortunata scimmia ragno, sta seguendo un percorso di riabilitazione  all’ospedale veterinario dell’UFMT.  Deve abituarsi all’uso della coda e a stabilire la territorialità dato che è stata a lungo sottomessa. Inoltre la scimmia ha iniziato a sottoporsi a un trattamento per l’arricchimento del gusto. Mentre era intrappolata in cattività, fumava un narghilè.

Nel corso del tempo, l’animale ha iniziato a manifestare posture e movimenti del corpo più tipici della specie. Anche la vocalizzazione è migliorata molto ed è stata in grado di esprimere meglio i suoi sentimenti e le emozioni come l’intimidazione, la paura, l’affetto, ecc. Per 20 anni ha passato il suo tempo in gabbia per fare da guardia al terreno, ma finalmente per la piccola creatura si prospetta un futuro sereno senza più abusi. 

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