Bimbo si trasferisce all’estero, il cane va a cercarlo tutti i giorni a scuola da 3 anni

cane cerca bimboUna storia commovente quella del pastore tedesco che viene da Bellaria Igea Marina e raccontata da Il Resto del Carlino.

Ha perso il suo padroncino, un bimbo emigrato con la famiglia in Germania. Ma non si rassegna. Tutti i giorni lo va a cercare alla scuola che frequentava. Si chiama Yara, ha 8 anni ed è uno splendido pastore tedesco. Una scena commovente, quella che si ripete regolarmente alla elementare ‘Tre Ponti’ di Bellaria, di fronte a genitori, maestre, bidelle. «Yara vede i bambini e si sofferma a guardarli», racconta la zia del piccolo ex proprietario del cane. «Il bambino – aggiunge – viene a trovarci in estate e ogni volta che riparte lei soffre». La famiglia non aveva possibilità di portare Yara con sè. Il cane è rimasto alle sorelle e all’anziana madre che non sempre riesce a tenere l’animale sotto controllo. A volte scappa dal cortile e si precipita a scuola.

Dove accompagnava il suo padroncino all’entrata e all’uscita, quando il piccolo frequentava la terza. Una storia che ricorda quella di ‘Hachiko – il tuo migliore amico’, film con protagonista Richard Gere. Fa il professore e prende il treno per andare a insegnare. Hachiko lo aspetta al ritorno, in stazione. Durante una lezione il docente ha un infarto e muore. Ma il cane continuerà a recarsi in stazione, ogni giorno, nella speranza di rivedere il padrone. La vicenda di Yara e dei suoi proprietari – per fortuna – non è drammatica. Ma altrettanto toccante.

Da qualche tempo la presenza di Yara all’esterno della scuola si è fatta più frequente. Alcune mamme si sono preoccupate, pubblicandone la foto sui social. «Ho pensato si fosse smarrito, perché non ha il collare – spiega Virginia Manuzzi, i cui due bimbi frequentano il plesso – per questo ho postato la foto. Poi le proprietarie mi hanno raccontato la storia, molto toccante, precisando che Yara è assolutamente innocua». «Un giorno l’abbiamo riportata a casa, eravamo un gruppo di genitori – aggiunge una signora –. Abita vicino alla scuola». «Sta vicino a casa mia, si fa solo una sgambata», sorride un residente. «Non vorremmo che nostro fratello venisse dipinto come il solito irresponsabile che abbandona il cane – l’appello delle nuove proprietarie di Yara –. Purtroppo sono emigrati per lavorare e noi fratelli ci alterniamo per curare mamma e cane, che ogni tanto si concede qualche scappatella. È dolcissima, adora stare con i bambini e le mancano i suoi padroncini. Per questo spesso va nella scuola che frequentava uno dei bambini nella speranza di vederlo. Mi scuso se può spaventare, ma i vicini la conoscono e sanno che è dolcissima. Noi cerchiamo di fare il possibile per non farla uscire ma non viviamo li. Ci spiace per il disagio, provvederemo a chiudere il cancello con la catena».

 

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