Billy, il cane impiccato e infilzato in Calabria deve avere giustizia

Billy il cane mascotte di Zungrì, comune calabrese in provincia di Vibo Valentia, è stato ucciso in modo spietato e ora gli italiani chiedono giustizia..

Zungrì- Billy il cagnolino color miele di Zungrì in provincia di Vibo Valentia, era figlio del paese, accudito con amore dai proprietari del bar ma anche dai quasi tutti i paesani che si sono preoccupati di vaccinarlo e di sfamarlo. Il cane era coccolato dall’intera comunità, anche dai bambini. Ma qualche mente deviata tre giorni fa, ha rotto la pace e l’armonia del luogo, senza alcuna pietà una o più persone hanno catturato e impiccato Billy e per finirlo lo hanno infilzato più volte  con un coltello. Il cane è stato trovato morto nel campo sportivo, ancora con la corda al collo.

In rete esplode la rabbia per Billy come era per il cane Angelo, anche lui ucciso in Calabria e precisamente a Sangineto nel giugno di un anno fa.

“L’assassinio di Billy, l’ennesima Creatura inerme e indifesa vittima della follia umana, testimonia inequivocabilmente che non abbiamo più tempo. La recrudescenza della violenza su chi non può difendersi, su chi è più debole, sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti” – è il commento di Riccardo Manca, di Animalisti Italiani.

“Noi Animalisti Italiani Onlus pretendiamo che le leggi Italiane si adeguino finalmente a quelle degli altri paesi occidentali (Stati Uniti, Olanda, Germania, Svizzera, Regno Unito etc.). È scandaloso che nel 2017 resti a “piede libero” gente in grado di compiere nefandezze come quella perpetrata ai danni di Billy. Oltraggiato, lapidato e infilzato senza pietà da un manipolo di “vuoti a perdere” dalle sembianze umane. Invitiamo il sindaco di Zungri a farsi parte “attiva” per la rapida individuazione dei responsabili e a non lesinare ogni tipo di iniziativa che possa rendere omaggio all’Anima Pura di Billy e che ricordi per sempre il suo “sacrificio”. 

A Zungrì paese di 2.000 anime, nessuno parla, nessuno ha sentito il cane guaire e piangere, nessuno ha visto niente. Nel frattempo in rete, una petizione ha quasi raggiunto le 4.000 firme in soli due giorni e si attende ancora una volta che venga fatta giustizia per un cagnolino docile e buono che non ha mai disturbato e importunato nessuno ed era considerato l’angelo di Zungrì.

 

 

 

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