Il Ministro dell’ambiente Galletti, nel suo intervento alla Camera vacilla nelle motivazioni ma rimane fermo sulla sua decisione: il piano di abbattimento dei lupi deve essere fatto. Alle domande rivoltegli dal Deputato dei 5 Stelle Paolo Bernini, pare evasivo e nessuna risposta sembra motivare ragionevolmente il piano sull’abbattimento dei lupi che sarà discusso nuovamente il 23 febbraio in un accordo di intesa tra Stato e Regioni.
Sulla questione il Deputato Paolo Bernini si dice contrariato e alla redazione di NonSoloAnimali dice:
“Il piano lupo così concepito è un enorme controsenso- ha l’obiettivo di tutelare il lupo, ma contemporaneamente ne prevede l’uccisione di un 5%- senza avere peró un censimento di esemplari a cui rapportare la percentuale. Mi batteró affinché si dia spazio allo studio di soluzioni incruente che possano permettere pacifica coesistenza tra lupo e uomo, senza abbattimenti illegittimi.”
E’ opinione di Bernini inoltre, che le giustificazioni espresse da Galletti siano palesemente insufficienti a dimostrare l’utilità dell’abbattimento selettivo dei lupi sul territorio italiano e ci spiega:
“Il ministro non ha fornito i dati scientifici, si occupa di cose che palesemente dimostra di non conoscere; sembrerebbe ignorare il nostro quadro normativo,” – precisa l’onorevole – “nello specifico la L.281 del 1991, che obbliga alla sterilizzazione e quindi, applicandola risolverebbe il problema degli incroci lupo/cani randagi. In più c’è già un piano atto a tutelare il lupo, che prevede sovvenzioni e metodi incruenti. Purtroppo ad oggi, tale piano, è stato completamente disatteso e per risolvere il problema il ministro ha fatto redigere il nuovo piano a un’associazione- senza bando pubblico– la quale ha previsto l’abbattimento del lupo per tutelarlo: una follia!”
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