Barbara Balanzoni non dimentica e chiede giustizia per i 4 gatti fatti sparire dall’Esercito Italiano in Kossovo

Barbara Balanzoni
Barbara Balanzoni

Barbara Balanzoni, l’ufficiale medico dell’Esercito Italiano che venne sospesa dai superiori per aver salvato dei gattini in Kossovo,ora chiede che si fatta luce sui gatti fatti sparire dal campo base.

Nel 2012 Barbara Balanzoni venne condannata dall’Esercito per disobbedienza aggravata e continua, e venne sospesa dal suo incarico.

Il Tenente Balanzoni, era intervenuta in aiuto di una micia che si era rifugiata sotto una struttura prefabbricata di un’area riservata del compound italiano per dare alla luce i suoi piccoli per questo motivo la la pagò molto cara.

Nel mese di febbraio Barbara Balanzoni è stata assolta al processo che la vedeva accusata di disobbedienza perchè il fatto non sussiste. Rimane comunque in Barbara l’amarezza di una vicenda che ha visto morire 4 gatti senza colpa e ora chiede giustizia perchè sui fatti in Pubblico Ministero non ha mai indagato.
Ma cosa è accaduto in Kossovo nel 2012? Così scrive Barbara nella petizione lanciata in rete da lei stessa:

“Sono il Tenente Medico della Riserva Selezionata dell’Esercito Italiano Barbara Balanzoni, medico chirurgo anestesista rianimatore.

Durante la mia missione nella base italiana in Kosovo nel 2012 ho aiutato una gatta morente, residente nella base, a partorire. Per questo sono stata denunciata alla procura militare per disobbedienza aggravata. Sono stata assolta il 7 febbraio perché il fatto non sussiste.

Il pubblico ministero che ha chiesto il rinvio giudizio per me (disobbedienza aggravata continuata), per aver aiutato la gatta a partorire però, non ha MAI indagato, durante l’intero anno in cui ha condotto le indagini a mio carico,  i vertici militari che avevano causato la morte per abbandono di 4 cuccioli nati poche settimane prima. Erano cuccioli che mi erano stati affidati dagli stessi comandanti e per i quali avevo trovato una soluzione, come mi era stato ordinato di fare.

L’ENPA aveva accettato la richiesta di trasferimento in Italia e il Minisitero competente aveva appoggiato l’iniziativa.

Una notte però, senza alcuna ragione venne dato l’ordine di cacciare 4 degli 8 cuccioli dalla base. Senza cibo, senza coperte, senza cuccia, senza mamma.

Non potevano sopravvivere da soli e infatti sono morti. Per rimediare a questo crimine il veterinario militare, consapevole di tutto, è andato a recuperare una cucciolata randagia qualche settimana dopo, facendo credere a ENPA e Ministero che i cuccioli arrivati in Italia fossero quelli “originali”. Mi venne ordinato di interrompere qualunque contatto con l’ENPA che quindi non seppe dello scambio.

Il legale di Animalisti.it ha denunciato questo odioso reato alla procura ordinaria di Roma, data l’inerzia della procura militare che ha deciso di non iniziare nemmeno le indagini, concentrata come era invece su di me.

Chiedo il vostro aiuto per fare si che si aprano le indagini e che i colpevoli vengano puniti come meritano, secondo le leggi italiane. Firma questa petizione per chiedere al Ministro della Giustizia, al Ministro della Difesa e alla Procura di Roma di fare chiarezza sulla morte di 4 cuccioli innocenti”.

Video:

Per firmare la petizione clicca qui

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