Aveva 22 chili di plastica nello stomaco e un feto il capodoglio spiaggiato a Porto Cervo

Avrebbe dovuto partorire ma è morta a causa della plastica che ha ingerito.

Sassari- Aveva nel ventre un feto di 2 metri e 40 cm in via di decomposizione e 22 chili di plastica la giovane femmina di capodoglio di otto metri di lunghezza ritrovata morta nella spiaggia di Cala Romantica, a Porto Cervo. 

Il ritrovamento è stato comunicato su Facebook da Luca Bittau della onlus SeaMe, che si occupa di tutela della risorsa marina. Sul posto sono intervenuti i veterinari dell’Istituto Zooprofilattico di Sassari e della Facoltà di Veterinaria di Padova.

Bittau spiega che “nella pancia del capodoglio sono stati trovati -“tubi corrugati e anche dei sacchetti di plastica dove è ancora possibile leggere il codice a barre. Siamo rimasti tutti un pò sgomenti quando abbiamo visto tutta questa plastica dentro allo stomaco dell’animale. Sicuramente rappresenta un monito a tutto il male che noi stiamo facendo a questi animali, al nostro mare e a noi stessi. 

Immediato l’intervento di Sergio Costa, ministro dell’ambiente “c’è ancora qualcuno che di questi problemi non sono importanti? Per me sono prioritari. La Poltiglia di rifiuti in mare affligge tutto in mondo marino, non solo l’Italia ma ogni Paese nel mondo ha il dovere di applicare le politiche per contrastarlo”. 

“Abbiamo usato in modo spensierato l’usa e getta e oggi ne stiamo pagando le conseguenze, le stanno pagando soprattutto gli animali.” 

Il ministro conta su un disegno di legge, il “Salva Mare”, che nei prossimi giorni arriverà al Consiglio dei ministri e che aiuterà queste queste creature marine perché troveranno molta meno plastica nei mari. 

Intanto si attende con pazienza il 2021, data in cui sarà vietato l’uso delle plastiche usa e getta. Costa nel frattempo invita i Sindaci delle città italiane ad emettere ordinanze sul divieto di adoperare plastiche non riutilizzabili come hanno già fatto i comuni di Capri e Napoli

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