Assolti gli attivisti che liberarono i beagle di Green Hill: “liberare e salvare non è rubare”

Migliaia sono i messaggi di ringraziamento ed elogio per i ragazzi che hanno portato avanti per anni la loro battaglia in difesi dei beagle di Green Hill.

“La Corte d’Appello di Brescia ha oggi assolto tutti gli attivisti che il 28 aprile 2012 liberarono alcuni beagle dell’allevamento Green Hill, dando il via alla più grande liberazione di animali destinati alla vivisezione mai vista”. Lo ha annunciato LAV, spiegando che si tratta di “una sentenza importantissima a seguito del rinvio con cui la Corte di Cassazione aveva annullato alcuni mesi fa il provvedimento di condanna per furto dei beagle”.

Gianluca Felicetti presidente di LAV ha detto –  se oggi Green Hill è chiuso per sempre, è anche grazie alla determinazione di questi 12 ragazzi: salvare gli animali non è reato”.

“Ce l’abbiamo fatta! Incredibile ma ce l’abbiamo fatta” – ha scritto uno dei 12 attivisti su Facebook.  “I giudici che, su richiesta della corte di cassazione, hanno riesaminato il caso, sono arrivati alla conclusione che i fatti del 28 aprile 2012 non sono imputabili con il reato di furto. Ci sono voluti 8 anni per arrivare a tutto ciò, udienze su udienze, ricorsi, appelli, ma alla fine la verità è venuta fuori.  Vorrei abbracciarvi tutti uno a uno, ve lo giuro. Vi voglio strabene. A nome di Fabio, Donatella, Benedetta, Luana, Daniele, Raffaele, Federico, Veronica, Alessandra, Beata, Teresa, GRAZIE GRAZIE GRAZIE”.

Siamo tutti noi italiani che dobbiamo ringraziare voi attivisti, nella convinzione che l’amore e la vita che avete donato vi ha ripagati come meritavate. Siete e sarete eroi che resteranno nella storia.

Un ricordo piacevole dei primi cinque cuccioli liberati

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